Era stato accusato dalla procura di Barcellona di emettere certificati medici per falsi incidenti stradali a danno delle assicurazioni. E per questo il 6 settembre scorso era stata emessa ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Indennizzo”. Dopo il Tribunale del riesame, perà, anche la Cassazione ha rigettato il provedimento nei confronti del dottore Giuseppe Salamone Bernardino, ortopedico dell’ospedale Fogliani di Milazzo. Salamone è imputato con l’accusa di avere fatto parte di una associazione a delinquere dedita principalmente a frodi a danno delle assicurazioni. Secondo la procura del Longano a capo ci sarebbe l’avvocato Antonino Zarcone e Filippo Reale (in atto agli arresti domiciliari) unitamente agli altri  medici Giuseppe Milone, Claudio Aliberti e Domenico Giunta, «redattori di consulenze mediche attestanti falsamente lesioni, danni e soprattutto postumi invalidanti inesistenti come derivati dal fantomatico sinistro architettato dal gruppo».

Il 6 settembre scorso il gip Adamo aveva emesso un’ordinanza con la quale applicava al dottore Salamone la misura cautelare della custodia in carcere. Il Tribunale del Riesame di Messina con ordinanza del 30 settembre annullava l’ordinanza per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza. Contro l’ordinanza del tribunale del riesame di Messina il pubblico ministero Massara  proponeva ricorso in cassazione. La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha definitivamente rigettato il ricorso del Pm. Precedentemente nel mese di Febbraio la stessa sezione seconda aveva rigettato per gli altri medici.  Il P.M. ha recentemente notificato l’avviso di conclusione indagini a 129 persone fra cui gli stessi medici. A difendere i medici Salamone, Aliberti e Giunta è stato l’avvocato Pinuccio Calabrò.