Duecento mila euro. E’ questo il valore dei farmaci razziati da una banda specializzata all’ospedale Fogliani. Il furto è avvenuto tra la notte di sabato e domenica scorsa, ma la notizia è trapelata solo oggi poichè le forze dell’ordine avevano chiesto massimo riserbo per condurre le indagini. Il furto all’interno della farmacia dell’ospedale di Milazzo sarebbe opera di una banda specializzata che opera su commissione. I farmaci sono stati scelti con cura da mani esperte. Sono stati scelti costosissimi farmaci necessari per la dialisi, per curare l’Aids, antivirali, alzhaimer. L’ammontare delle medicine rubate è di 190 mila euro, 10 mila euro di farmaci sono stati danneggiati. A subirne le conseguenze tanti pazienti che da giorni non possono ritirare le medicine necessarie dal proprio piano terapeutico. Quella di Milazzo è l’ultimo furto all’interno di farmacie ospedaliere. Nei mesi scorsi sono state “ripulite” anche quelle di Mistretta, Patti, Barcellona, Sant’Agata Militello, Taormina.

Avviso alla farmacia del Fogliani

Stamattina a varcare i cancelli del Fogliani, invece, è stata una volante del commissariato di polizia di Milazzo. A quanto pare si sono recati al reparto ostetricia dove stanotte sono nati due bambini che godono di buona salute. Questa la nota diffusa dalla struttura ospedaliera: «In relazione alla segnalazione di presunti disservizi presso il punto nascita dell’ospedale di Milazzo si ritiene in primo luogo utile precisare che non si è verificato alcun evento avverso. Durante il turno notturno sono infatti venuti alla luce due neonati sani. Questi ultimi e le rispettive madri godono di piena salute. La Direzione Aziendale ha immediatamente attivato una verifica ispettiva, condotta personalmente dal Direttore Sanitario Aziendale, Dott. Santo Conti. La disamina preliminare delle informazioni acquisite suggerisce comunque, in via precauzionale, la rivisitazione dell’assetto gestionale e organizzativo del reparto, onde perseguire con maggiore efficacia la sicurezza del percorso nascita, nell’interesse esclusivo della madre e del nascituro».