Il 6 gennaio, in occasione dell’ultima giornata del Presepe Vivente, l’associazione Matumaini Speranza onlus di Milazzo organizza la “Festa dei Popoli”, un evento che vuole mettere in risalto l’arricchimento che proviene dalla conoscenza di altre culture, diverse ma ugualmente affascinanti e colme di tradizioni, di valori e di storie senza tempo. Consapevoli del fatto che il rispetto di ogni cultura e’ alla base di qualsiasi intenzione di integrazione, di solidarietà e di cooperazione, il giorno dedicato all’Epifania, al castello di Milazzo, simbolo per eccellenza di cultura millenaria e di incrocio tra popoli, prenderanno vita spettacoli di danze folcloristiche e canti tradizionali, a cura di alcune delle comunità straniere presenti sul nostro territorio ed esposizioni di cibi e piatti tipici da varie parti del mondo. Sarà possibile inoltre visitare la mostra fotografica “Viaggio tra popoli”, galleria fotografica inaugurata sabato 4 gennaio con immagini che ritraggono genti e vita quotidiana in Africa, America, Asia e Europa.

“Nel corso della manifestazione – dice l’organizzatrice Carmen Falletta – fedeli alla concretezza che ci contraddistingue, non abbiamo voluto trascurare la quotidianità e le problematiche legati, a volte, all’integrazione: a tal proposito ospiteremo alle ore 17.30 la conferenza di Mario Bolognari, docente di antropologia culturale all’Universita’ degli Studi di Messina, sul tema “Incontro tra popoli e diversità culturali” e, alle 19.00, la proiezione del documentario “I cristiani nell’inferno di Boko Haram”, recentemente diffuso dal Corriere della Sera e realizzato da Riccardo Bicicchi, ospite della serata”. Un filmato che racconta le persecuzioni delle quali sono vittime oggi i cristiani nigeriani, per ricordare le persone che ancora ai nostri giorni, in tante parti del mondo, subiscono persecuzioni a causa del proprio credo religioso, qualunque esso sia. “Ci auguriamo una partecipazione numerosa – conclude Falletta – nella speranza che questa prima esperienza si trasformi in “usanza” da arricchire e migliorare ogni anno , convinti, come ci ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la 47a giornata mondiale della pace, che “l’anelito insopprimibile alla fraternità che alberga in ogni uomo e in ogni donna, ci sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere e abbracciare””.