Il sindaco Carmelo Pino interviene sulle polemiche di questi giorni che hanno visto contrapposti i due ospedali di Milazzo e Barcellona e lancia un invito alla “riflessione serena” evitando di mettere in primo piano questioni campanilistiche. “L’obiettivo fondamentale – dice Pino – che non riguarda ovviamente solo la Sanità ma tutto il settore pubblico, e noi lo stiamo attuando al Comune di Milazzo, deve essere razionalizzare la spesa pubblica e quindi l’integrazione dei servizi ospedalieri sul territorio rappresenta uno strumento per eliminare gli sprechi e soprattutto i doppioni dei “primariati” che servirebbero solo a far aumentare i costi della sanità pubblica a discapito del servizio”.

Ospedale di Milazzo

“E’ indubbio che questo è il percorso da seguire e sono certo che quanto andrà ad attuare l’Assessorato regionale alla Salute non penalizzerà le popolazioni ricadenti nel comprensorio che ha come riferimento Milazzo e Barcellona. Questo progetto, accompagnato da una ridefinizione per meritocrazia degli organici, deve trovare sostegno da parte delle istituzioni e non un preconcetto rifiuto. Oggi non è più tempo delle polemiche per difendere i propri “orticelli” e anche l’accorpamento del “Punto Nascite” a Milazzo ha una sua logica visto che il “Fogliani” da tempo si è caratterizzato come polo delle emergenze dotandosi di Unità di rianimazione, chirurgia e terapia intensiva, garanzia essenziale per la paziente che deve partorire e per il neonato. E’ chiaro che occorrono interventi aggiuntivi per esempio, la necessità di realizzare come esiste già a Patti, l’Utin – Unità terapia intensiva neonatale. In tal senso ritengo che le strade maestre dovranno essere il potenziamento infrastrutturale e la specializzazione intendendo con quest’ultimo termine la definizione per ogni singola struttura di rami integrati e sinergici di specialistica, fermo restando il potenziamento dei due servizi generali. E su questi aspetti concordo sulla necessità di una azione sinergica tra le istituzioni di Milazzo e di Barcellona per sviluppare un percorso che oltre a migliorare l’esistente preveda anche l’implementazione di reparti importanti per un comprensorio di oltre 100 mila persone. Nella misura in cui riusciremo a creare un polo sanitario efficiente, i nostri concittadini potranno guardare con maggiore fiducia al servizio sanitario locale”.