In arrivo delle somme dalla Cassa depositi e prestiti per pagare i creditori che sono inseriti nelle procedure del dissesto. Circa 5 milioni di euro provenienti da Roma, cui dovrebbero aggiungersi altri 7 milioni da Palermo a seguito dell’istanza presentata lo scorso gennaio dall’Amministrazione comunale. A tali somme, vanno aggiunte quelle previste dall’Amministrazione: 3 milioni di euro per il recupero dell’evasione Tarsu, Servizio Idrico integrato e ICI/IMU, 11 milioni dei beni immobili disponibili. Un totale di 26 milioni che consentiranno all’Organo straordinario di liquidazione di procedere ai primi pagamenti, attraverso transazioni che prevedono la corresponsione di almeno il 60 per cento delle somme dovute.

“Una pianificazione reale – sottolinea l’Amministrazione – a seguito della decisione della commissione straordinaria di liquidazione di aderire alla procedura semplificata per il dissesto finanziario del Comune di Milazzo. Il nostro responsabile assenso, alla luce del recente decreto del fare che consente ai comuni in dissesto finanziario che aderiscono alla procedura semplificata di poter accedere ai fondi del D.L. 35/2013, per gli anni 2013 e 2014, permetterà di ottenere subito somme liquide utili a pagare in quota parte i creditori consentendo quindi una boccata di ossigeno a quelle attività ed a quelle imprese in attesa di incassare somme ormai da molti anni.Un modo concreto per dare risposta all’economia della città che consente, da una parte di far monetizzare le imprese e, dall’altra di addivenire ad una transazione complessiva che prevede un pagamento almeno al 60% delle somme dovute. comprese di interessi maturati fino alla data dell’11 gennaio 2013 e di eventuali spese legali sostenute fino alla stessa data. Vorrei altresì precisare che i crediti da lavoro dipendente rimangono invece garantiti al 100%.). Tale procedura non impedisce comunque, in presenza di somme disponibili, di soddisfare in misura superiore i creditori”. “Le somme che arriveranno dalla Cassa depositi e prestiti – si fa rilevare – potrebbero ammontare per ognuno dei due anni previsti dal Decreto del Fare, a circa 5.200.000 €. Inoltre l’organo straordinario di liquidazione, proprio a seguito della richiesta avanzata alla Regione in data 13/01/2013 dall’amministrazione comunale, chiederà a Palermo di accedere alle somme spettanti ai comuni siciliani in dissesto così come previsto dalla Legge regionale n. 1 del 09 gennaio 2013. In questo caso si tratterebbe di circa 7.000.000,00€. Somme liquide ed immediatamente esigibili dalla data di erogazione. A tali somme, vanno aggiunte quelle previste dall’Amministrazione che vanno dai circa 3 milioni di € per il recupero dell’evasione Tarsu, Servizio Idrico integrato e ICI/IMU agli 11 milioni dei beni immobili disponibili.Per l’immediato l’Amministrazione ha invece deciso di rinunciare al reintegro di circa 2.000.000,00 € che rappresentano parte dell’avanzo di gestione del 2012, anticipando tale somma all’Organo straordinario di liquidazione per il pagamento dei debiti pregressi in ordine cronologico. “I risultati positivi raggiunti in campo economico dalla attuale gestione amministrativa, testimoniati dai pagamenti effettuati nei termini agli attuali fornitori del Comune – ha aggiunto il sindaco Carmelo Pino – trovano ulteriore riscontro anche nel pagamento dei debiti del passato che hanno portato la città alla inevitabile dichiarazione di dissesto dalla quale ci si sta riprendendo senza gravare in maniera eccessiva sui cittadini”. Un comunicato, quello del comune, che è una ideale risposta al documento diramato dall’ex assessore all’ambiente Maurizio Capone il quale paventava il pagamento del 40 -50% delle somme vantate dai creditori e in tempi non certi.