Ha rubato un portafoglio nella sala Bingo di Milazzo, ma il tribunale di Barcellona l’ha assolta. Protagonista della vicenda un’insegnante col vizio del gioco. Secondo i giudici eratalmente ossessionata dal gioco che nel momento del furto era incapace di intendere e di volere. La sentenza con cui si dichiara una donna di 38 anni di Barcellona, non punibile per il contestato reato di furto aggravato di un portafoglio che conteneva banconote per 250 euro sottratto ad un distratto avventore della Sala Bingo di Milazzo.

A convincere i giudici una perizia psichiatrica che scagiona l’imputata, una insegnate di scuola dell’ infanzia di 38 anni residente a Barcellona, sposata e afflitta da quella sindrome che comunemente viene definita “Ludopatia”. La definizione scientifica della patologia che affligge chi fa di tutto, anche reati, per procurarsi denaro da sperperare al gioco d’ azzardo è quella di “disturbo bipolare in fase maniacale”. La vicenda – come riporta oggi la Gazzetta del Sud – scaturisce da un intervento dei carabinieri chiamati per identificare l’ autore di un furto di un portafoglio, sottratto ad un pensionato, avvenuto in una sera d’ estate del 2011 nella Sala Bingo di Milazzo. La donna con audacia e destrezza mentre in compagnia di amici stava trascorrendo una serata nella Sala di via Tonnara, riusciva a sottrarre denaro approfittando della distrazione della vittima. A tradirla le telecamere del servizio di sorveglianza installate all’ interno della sala.