“Un giorno in carrozzina” per vedere la disabilità da una prospettiva diversa. L’associazione Sciarpa Bianca di Milazzo, in collaborazione con i volontari della Croce Rossa, l’associazione Fidapa, la cooperativa Obiettivo Salute e lavoro, e il Polo di coordinamento disabili di Barcellona (che ha prestato le carrozzine per l’evento), hanno fatto provare ai milazzesi cosa significa essere disabili. L’idea di base è semplice: un tour di pochi minuti su una carrozzina tramite un percorso che simula gli ostacoli e le barriere architettoniche. Il tutto organizzato nella via Giacomo Medici, nel pomeriggio di domenica, in modo da attrarre più gente possibile. Per la soddisfazione di Maria Rosaria Cusumano, responsabile di Sciarpa Bianca, e di Roberta Macrì, vice-presidente dell’associazione contro tutte le mafie “Paolo Vive”.

la manifestazione in via medici

“Questo percorso – dice Macrì –  che simula gli ostacoli vissuti da noi ogni giorno, l’abbiamo creato per un’iniziativa analoga a Barcellona. Lo abbiamo riproposto qui a Milazzo e ha avuto un buon successo. Se ci si mette dall’altro lato si capiscono subito le problematiche che noi viviamo. C’è stato tanto interesse e tanta curiosità, perché questo è un mondo poco conosciuto”. I problemi a Milazzo, però, sono ancora lontani dall’essere risolti. Cettina Irrera, in carrozzina dall’età di 18 anni, spiega come sia difficile per una persona con disabilità abitare nella città del Capo “Ho 50 anni ed è da 30 anni che vivo con la mia disabilità. Provo un grande disagio dovuto soprattutto alle barriere architettoniche. Io al Comune non posso entrare, deve uscire un impiegato sulla strada per parlare con me. E tutti quelli che passano sentono i miei problemi, non ho per nulla privacy. Non posso nemmeno andare a piangere mio padre, morto da quattro anni, al cimitero. Ho avuto un’autorizzazione a entrare con la macchina nei giorni feriali. Ma non c’è nessuno che mi può accompagnare perché mio fratello, che lavora, è libero solo nel fine settimana. E io sabato e domenica non posso entrare. Ho solo un’ora e mezza di assistenza al giorno e vivo con mia madre anziana. Inoltre vivo con una pensione di 250 €, con quella di accompagnamento devo pagare chi mi assiste anche per andare in bagno. Vorrei essere aiutata e capita, cerchiamo sensibilità e amore”. Il presidente di Sciarpa Bianca, Maria Rosaria Cusumano, ha ringraziato le associazioni che hanno aderito all’iniziativa e in particolare la Croce Rossa, presente con molti volontari. «La cosa che ci ha colpito è stata la presenza di tanti bambini e ragazzi che hanno voluto provare le carrozzine lungo il percorso ad ostacoli. Inizialmente pensavano ad un gioco, poi hanno capito le difficoltà. Sensibilizzare loro significa far crescere cittadini consapevoli dei disagi a cui vanno incontro quotidianamente le persone con disabilità, cittadini che non parcheggeranno davanti agli scivoli o nei parcheggi riservati. Il nostro intento è quello di portare questa esperienza nelle scuole cittadine con tappe nei vari istituti”, conclude Cusumano.

Sebastian Donzella