Ennesima fumata nera dai camini della Ram. Se gli amministratori del comune di Milazzo continuano a non prendere posizione, a farlo con una nota sono gli ambientalisti dell’Adasc, Associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Il disguido che ha interessato la torcia della Raffineria di Milazzo si è registrata ieri sera, intorno alle 19.25. «Da più parti della città di Milazzo ho ricevuto chiamate di cittadini allarmati per la fumata nera contenente chissà quali veleni,  che si innalzava dallo stabilimento industriale Raffineria di Milazzo” – ha raccontato il presicente Peppe Maimone – questi eventi purtroppo si verificano con maggiore frequenza».

Fumata dai camini della ram

Tempestiva la chiamata del Presidente Maimone all’industria, che dopo circa 30 minuti è stato contattato telefonicamente dal consegnatario di turno in quale ha riferito che si è verificato un problema tecnico. «Notiamo con preoccupazione che negli ultimi tempi all’interno dello stabilimento, a Rischio di incidente Rilevante, si verificano sempre più problemi – riprende l’ambientalista – Auspichiamo un intervento immediato da parte dei Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela, del Prefetto e delle altre Istituzioni preposte ad intervenire a tutela della salute dei cittadini, al fine di mettere in campo tutte quella azioni a difesa della salute pubblica e di fare luce su questi continui problemi tecnici. L’Associazione inoltre nella giornata informerà dell’accaduto la Regione Siciliana la Commissione Europea Ambiente. Il Presidente ha già dato mandato ai legali dell’Associazione per redigere un esposto da presentare all’Autorità Giudiziaria. “Per l’ennesima volta – conclude Maimone –  è stato prodotto un attentato alla salute dei cittadini ed all’ambiente, tutto è diventato inaccettabile e le Istituzioni devono intervenite».

ECCO LA REPLICA DELLA RAM IN UNA NOTA CHE RIPORTIAMO INTEGRALMENTE:

Ieri alle ore 19:26 a seguito di una anomalia di processo, si è generato un innalzamento di pressione su un impianto di raffineria prontamente bilanciato dal sistemo di controllo automatico dell’impianto stesso che ha attivato la torcia. Per l’eccesso di gas bruciato c’è stata una breve fumosità. Alle 19:31 la pressione è rientrata nel range di controllo. Non si sono registrate fermate o blocchi impianti. Si sottolinea che le torce sono, per tutti gli stabilimenti petroliferi, un fondamentale sistema di sicurezza che impedisce il verificarsi di sovrappressioni sugli impianti nel caso di malfunzionamento. Il funzionamento delle torce non comporta pericolo alcuno per l’incolumità pubblica. Alla cittadinanza che ha chiamato in fabbrica è stato riferito del breve transitorio senza problematiche agli impianti di processo o intervento dei sistemi di sicurezza.