Ieri sera alle 21:05 è tornato a funzionare, dopo ben vent’anni, l’orologio pubblico più centrale della città, quello del Carmine. A mettere in moto le lancette, visto che il Comune, legittimo proprietario, non ha provveduto in tutti questi anni – tanto più adesso che non ha un centesimo in cassa – sono stati gli sforzi e la tenacia di Padre Lillo Maiorana, nuovo rettore della Chiesa del Carmine, il quale ha predisposto anche l’illuminazione del quadrante. L’orologio farà suonare alternativamente due campane ogni quarto d’ora. Ed è tornato così a rinascere anche il campanile.

Campana del Carmine (foto fulco)

Indescrivibile la magia, proprio ieri sera, nel sentire risuonare a festa le campane della chiesa, mute da ormai due anni. È stato necessario un costosissimo intervento per risvegliarle. A titolo di curiosità: una prima campana reca la data 1768. Un’altra, più grande ma di foggia simile, venne fabbricata a Tortorici nel 1791. È decorata col rilievo della Madonna del Carmine e reca la seguente iscrizione: «Maria Decor Carmeli ora pro nobis 1791». La firma del fonditore («Opus Carmelo Destro a Tortoreto») è affiancata da una salamandra. Intanto, le manutenzioni al soffitto e all’impianto elettrico dello storico edificio di culto, come avverte lo stesso rettore della chiesa, sono ormai imminenti.

 

MASSIMO TRICAMO