La Raffineria di Milazzo chiude le porte a tutte le forme di illegalità. Il colosso petrolifero si impegna a rescindere il contratto con aziende aggiudicatrici di appalti la cui informativa antimafia, rilasciata dalla prefettura, non dovesse risultare positiva o con le imprese che non dovessero denunciare eventuali richieste estortive.  Un impegno ufficiale contenuto in un Protocollo di Legalità che vede impegnati anche la Prefettura di Messina e Confindustria. Il documento è stato sottoscritto oggi pomeriggio alla Prefettura di Messina, dal Prefetto Stefano Trotta, dal vice presidente regionale di Confindustria Ivo Blandina e dall’Ad di Ram Alessandro Gilotti. Un’iniziativa promossa dal  Presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, che nel 2012 ha sottoscritto con il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, un Protocollo di Legalità il cui scopo è quello di rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalità delle attività economiche e contrastare le infiltrazioni criminali.

«Il Protocollo – spiega Montante – è il frutto di una intensa collaborazione tra il Ministero dell’Interno e Confindustria e si indirizza a tutte le aziende italiane che vogliono aderire a principi di condotta rigorosi e collaborare sul territorio con le autorità pubbliche al fine di migliorare i controlli sulle attività economiche e rendere le imprese più competitive nel libero mercato». Con la firma di oggi la Raffineria di Milazzo si impegna a contrastare tutte le forme di illegalità e a rescindere il contratto con aziende aggiudicatrici di appalti la cui informativa antimafia, rilasciata dalla prefettura, dovesse risultare positiva. La rescissione del contratto è prevista anche nel caso in cui le imprese non denuncino eventuali richieste di estorsione. «Abbiamo aderito con entusiamo anche perchè gli impegni che lo stesso protocolo prevede – ha detto il presidente della Ram Alessandro Gilotti – sono già inclusi nel codice etico che la nostra società ha scelto di darsi e sono presidiati da un sistema codificato di valori e da un insieme di policies che sotto forma di procedure aziendali assicurano che tali impegni vengano rispettati da tutti i dipendenti della Ram, senza distinzione alcuna. Mi riferisco in particolare alla procedura di qualifica che Ram applica ai fornitori sia di lavori che di beni e servizi. Siamo inoltre fiduciosi che la nostra scelta di oggi possa costituire motivo di orgoglio per tutti gli abitanti del territorio in cui operiamo».