Ci ha lasciato il prof. Gioacchino Lombardo, decano dei maestri elementari milazzesi. Si è accomiatato dal mondo in punta di piedi, con quella signorilità che lo ha sempre contraddistinto. L’ex sindaco prof. Filippo Russo, in uno dei suoi poeticissimi articoli, ebbe a ricordarlo come «l’Uomo delle Stelle di noi bambini degli anni Cinquanta», per le sue numerosissime proiezioni cinematografiche in ambito scolastico e non solo: proiettò qualche film anche per i detenuti del Castello. Profondo amante del Cinema e dell’arte in tutte le sue manifestazioni, amava assistere insieme alla moglie a qualsiasi spettacolo teatrale o musicale programmato in città. Suoi erano sempre i posti tra le prime file del Teatro Trifiletti, dove da ragazzo copiava le partiture dei professori d’orchestra per poi suonarle col suo violino, o dei più moderni Teatro al Castello e PalaDiana.

Gioacchino LOmbardo

Non si perdeva nessuna recita, nessun concerto: sempre presente anche nell’Atrio del Carmine o ai pomeriggi degli Amici della Musica, dove poteva godersi qualche ora di Mozart o di buon jazz.Della musica amava collezionare qualche antica partitura: agli amici esibiva con orgoglio la prima riduzione per pianoforte di Cavalleria Rusticana; venne pubblicata nel 1890, lo stesso anno in cui fu rappresentata la prima mondiale del capolavoro di Mascagni. Ma il suo pezzo più pregiato era la partitura manoscritta di uno degli atti dell’opera “Il Mantello” di Carlo Romani, maestro minore del melodramma italiano. Prese parte da protagonista al secondo conflitto mondiale, pubblicando anche una corposa monografia coi suoi ricordi di guerra: la presentò agli amici nel salone attiguo alla chiesa del Carmine, dove quotidianamente non mancava di offrire la propria devozione alla statua di San Gioacchino. Nel 2003 è stato insignito del titolo di “Cavaliere della Repubblica”. Con la morte del maestro Lombardo Milazzo perde un cittadino esemplare, uno dei migliori educatori che la scuola milazzese abbia mai avuto. Continueremo a ricordarlo nel suo studio colmo di pizze e locandine di capolavori cinematografici degli anni Cinquanta alcune delle quali consultabili al sito: http://www.macchinecinematografichelombardo.com

MASSIMO TRICAMO