Presa di posizione del sindaco di Milazzo sui recenti lavori effettuati sulla strada di competenza Anas Archi-Olivarella. In una lettera inviata all’Anas di Catania, il primo cittadino diffida la società dal proseguire i lavori che hanno portato “all’arbitraria collocazione di new jersey lungo la mezzeria della carreggiata della Strada statale 113 in corrispondenza con l’asse viario di Milazzo, non prevista nel progetto di livello definitivo agli atti di questo Comune”.

Una delle rotonde ai caselli di Milazzo

La collocazione – si legge nella lettera firmata anche dal dirigente del dipartimento Lavori Pubblici, Natalia Famà – lascia presumere la dismissione dell’esistente impianto semaforico e che il traffico in uscita da Milazzo dovrà obbligatoriamente immettersi sulla strada statale in direzione Me-Pa con conseguente creazione di un punto di conflitto tra le traiettorie dei mezzi che provenienti da Milazzo si immettono nella strada statale e di quelli che percorrono la strada medesima in direzione Me-Pa. Con l’impianto semaforico – prosegue la nota – invece, seppur con carattere di provvisorietà, si era addivenuti alla totale assenza di punti di conflitto tra le traiettorie dei veicoli in corrispondenza dell’intersezione, garantendo peraltro accesso e regresso nell’asse viario di questo Comune”. Dopo aver richiamato l’ultima riunione tenutasi negli uffici del dipartimento Lavori Pubblici del Comune”, il primo cittadino diffida l’Anas da proseguire i lavori e a ripristinare “l’originario stato dei luoghi limitatamente all’intersezione tra la SS 113 e l’asse viario di Milazzo, compresa la messa in esercizio dell’impianto semaforico. In difetto di ciò questo Ente si vedrà costretto ad adire le vie legali”.
“Non è possibile condividere una tale decisione dell’Anas – spiega Pino –peraltro neppure prevista nel progetto definitivo (il progetto esecutivo nonostante le reiterate richieste non è stato mai trasmesso all’Ente) e non discussa con il Comune di Milazzo che avrebbe fatto le sue valutazioni sulla base delle esigenze dei cittadini. E’ assurdo che per imboccare l’autostrada, dopo aver percorso una strada a scorrimento veloce quale è l’asse viario, si debba proseguire sino a Corriolo per seguire la direzione di una rotatoria. Il rischio di continui ingorghi è reale, specie nel periodo estivo. Così come appare discutibile prevedere due rotatorie una delle quali a ridosso dei caselli, già insufficienti di per sé a regolamentare ingresso e uscita dall’A20, con la conseguenza di aver ridotto anche lo spazio per la sosta temporanea dei mezzi che avveniva da tempo. In tutti i casi queste opere sono state già fatte. E intollerabile però prevedere l’eliminazione del semaforo e caricare di tutte le ripercussioni negative solo la città di Milazzo”.