La crisi spiegata da D’Alema. Oltre 250 persone hanno ascoltato l’ex presidente del Consiglio in un incontro organizzato all’Eolian Hotel. Coordinato dalla milazzese Nadia La Malfa, responsabile della comunicazione sicula per il PD, è intervenuto anche il segretario regionale Giuseppe Lupo. I primi a parlare, però, sono stati i rappresentanti sindacali di Aicon, Enel e delle acciaierie. Presenti in prima fila gli onorevoli Filippo Panarello e Francantonio Genovese, l’assessore Stefania Scolaro e i consiglieri comunali Scicolone e De Gaetano. Più defilati il consigliere provinciale Ciccio Italiano con Giovanni Formica, presidente dei DeM.

Saraò, D’Alema, Scicolone

In sala anche Nuccio Saraò, Antonio Napoli e Ciccio De Pasquale. Il segretario regionale Lupo è intervenuto prima di D’Alema, spiegando il suo legame con il messinese: “Frequentavo questa zona qualche decennio fa e conoscevo bene l’Enel. Era un polo molto sviluppato adesso c’è crisi, come in tutte le aree del Mezzogiorno e della Sicilia, come a Gela e Priolo. Colpa dei provvedimenti di Berlusconi, il più leghista di tutti”. La parola, poi, è passata a D’Alema: “Bisogna essere impopolari. Tassare le barche di lusso è popolare. Però non ha portato i soldi previsti e anzi ha costretto alla chiusura molti cantieri. Sono un
ammiratore di Berlusconi: 20 anni le stesse gag, sempre consensi. Mi preoccupa, invece, chi ci crede ancora. Bisogna prendersi la responsabilità di decidere il proprio futuro.
Dopo 30 anni, inoltre, si sono rivisti Mario Italiano, rappresentante sindacale al Comune di Milazzo ed ex segretario del partito comunista mamertino, e Massimo D’Alema. Il loro primo incontro avvenne in un convegno e fu molto curioso: l’ex ministro degli Esteri, andando in bagno, scivolò. A salvarlo dalla caduta fu proprio il dipendente comunale che riuscì ad afferrarlo in tempo.
SEBASTIAN DONZELLA