IL CASO. Oltre centomila euro di spese legali. Più 86 mila di risarcimento danni. E’ quanto chiede al comune di Milazzo l’ex consigliere comunale del Pd, Antonio La Rosa, in carica dal 1997 al  2005, reduce da due distinte  vertenze giudiziarie, entrambe vinte: una promossa dall’attuale sindaco Carmelo Pino, l’altra dal fratello, esperto finanziario dell’ente, Franco Pino. La Rosa, balzato agli onori della cronaca poichè nel bel mezzo di  una seduta consiliare gli cadde in aula una pistola, regolarmente detenuta, facendo scoppiare un caso nazionale, è stato accusato dall’attuale primo cittadino (che ricopriva lo stesso incarico anche all’epoca, fine anni 90) di averlo diffamato nel corso di un’intervista.

Antonio La Rosa con Kerry Kennedy

L’ex democratico aveva dichiarato che la crisi politica ed economica di Milazzo risaliva «alla gestione politico-privatistica-familiare del Governo della città». La Rosa aggiungeva che «aver trascurato certe problematiche, ha prodotto una caduta della qualità della vita ed ha favorito l’insediamento di interessi illeciti ed antisociali». Troppo per il sindaco dell’epoca, Carmelo Pino, il quale ritenendo che le parole di La Rosa «offendevano la reputazione ed il decoro di coloro che governavano la città», diede incarico all’avvocato Rosaria Composto, moglie del suo ex delfino e successore, Lorenzo Italiano, di presentare querela. La Rosa è stato condannato in primo grado, ma secondo i giudici di Corte d’Appello si trattava solo di una legittima critica politica che fra l’altro veniva fatta senza citare chiaramente Pino. (AMPIO SERVIZIO SUL SETTIMANALE CENTONOVE IN EDICOLA)