Presa di posizione dell’amministrazione comunale contro il paventato accorpamento del liceo classico con quello di Barcellona. Il sindaco Carmelo Pino e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Stefania Scolaro hanno deciso di coinvolgere le istituzioni competenti per evitare che Milazzo subisca tale penalizzazione. “Non entro nel merito del numero delle iscrizioni o di altri parametri – spiega il sindaco Pino – ma ricordo che il nostro Liceo è presente sul territorio dal 1918, ovvero quasi 90 anni e rappresenta la prima istituzione scolastica della città. La sua è dunque una storia antica e negli anni ’50 è diventato il punto di riferimento delle attività cultuali cittadine, venendo intitolato all’insigne giurista milazzese Giovan Battista Impallomeni, personalità di spicco del mondo accademico di fine Ottocento. Poi in questi ultimi anni per far fronte alle richieste della nostra società, all’evoluzione del sapere e alla ridefinizione degli ambiti professionali e delle specializzazioni universitarie, ha rinnovato e ampliato la sua offerta formativa assicurando lo studio della lingua inglese, in ambito curriculare, anche negli anni del corso liceale e quindi ritengo che oggi sia un preciso riferimento che deve mantenere la propria identità”.

la dirigente Caterina Nicosia

Sulla stessa linea il pensiero dell’assessore Scolaro. “Chiederò chiarezza al Provveditorato – afferma l’esponente della giunta Pino – anche perché l’attuale Istituto d’istruzione superiore Impallomeni è nato nel 1998 dalla fusione dell’omonimo Liceo Ginnasio Statale con il Liceo Scientifico “Meucci”: due istituzioni che godevano di grande prestigio culturale nella città di Milazzo, nel suo Hinterland e in genere in tutta la provincia, le quali, riunendosi in una unica entità, hanno dato vita a una comunità scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale e sociale dei giovani, facendo riferimento ai principi democratici della nostra Costituzione. Non vedo dunque come possano esserci altri accorpamenti. In tutti i casi l’Amministrazione è al fianco della scuola”. Questa mattina il sindaco ha ricevuto la preside della scuola, la professoressa Caterina Nicosia, la quale ha rappresentato il disagio per tale eventualità. “La nostra è una scuola che guarda al futuro che in questi anni ha ampliato anche l’offerta formativa – attiveremo anche il corso linguistico – e quindi ritengo che non ci siano le condizioni per accorpamenti o ridimensionamenti vari. In questi giorni abbiamo avviato l’orientamento nel quale viene illustrata oltre alla tradizionale offerta didattica, anche da un’ampia programmazione con la partecipazione a progetti e stage. Al di là del numero di iscritti, ci riteniamo una scuola di eccellenza”.