La sospensione del consiglio comunale di Milazzo ormai sembra ineludibile, ma i consiglieri proseguono l’attività. Ieri sera l’aula si è regolarmente riunita su convocazione del presidente Saro Pergolizzi (22 i presenti) ed ha votato una mozione con cui invita gli uffici a produrre entro 5 e 10 giorni gli elaborati relativi al bilancio consuntivo 2011 e il previsionale 2012. Gli atti sono propedeutici alla redazione di un piano di riequilibrio finanziario previsto dal cosiddetto decreto “Salva Comuni”.

Una seduta che, però, non ha potuto che risentire dalla notizia diramata poche ore prima in cui si anticipava che le sezioni riunite delle Corte dei Conti (sezioni autonomie) avevano stabilito che «per i Comuni che abbiano già ricevuto la diffida della sezione di controllo nella procedura di dissesto non si interrompe la procedura di dissesto guidato». Una tesi che darebbe ragione all’Amministrazione di Carmelo Pino e torto ai dodici consiglieri, i quali, rifiutandosi di deliberare il dissesto certificato dalla Corte dei Conti di Palermo e, non ottemperando all’approvazione della delibera entro il 31 dicembre 2012, come intimato dal prefetto di Messina, si avvicinano alla scontata decadenza. Nelle prossime ore si insedierà, dunque, il commissario ad acta Margherita Catalano, funzionario della prefettura, che approverà la delibera sul dissesto. L’iter che dovrebbe portare allo sciogliemento del consiglio da parte del presidente della Regione, potrebbe essere anticipato da una sospensione delle attività da parte del prefetto Trotta.