“Pensavo che il presidente del consiglio ed i suoi fidi consiglieri fossero in delirio di onnipotenza, ma mi rendo conto che si tratta semplicemente di incomprensione della lingua italiana. Un presidente del consiglio che non riesce a leggere e capire quanto da me dichiarato e quanto riportato dalla normativa vigente, ma soprattutto non è attento durante le sedute d’aula perché altrimenti saprebbe che questo Comune avendo rispettato il Patto di stabilità negli anni 2010 e 2011 non può usufruire dei fondi previsti dalla legge 70 del 30 dicembre 2012 della Regione Sicilia. E avrebbe evitato di scrivere corbellerie al presidente della Regione”.

Pippo Midili

L’assessore alle Finanze, Pippo Midili replica a muso duro al presidente del consiglio comunale, Saro Pergolizzi, dopo la conferenza stampa di questa mattina. L’esponente della giunta Pino giudica “aria fritta” quanto dichiarato “sia dal presidente, sia dal suo gruppo di consiglieri”. “Non mi soffermo tanto è banale e solo tipico di comizio elettorale su quanto affermato in merito al dissesto – prosegue Midili -. Ma mi preoccupa che il presidente del consiglio e politici di lunga militanza all’interno dell’Aula non conoscano la differenza tra avanzo di gestione e avanzo di amministrazione e tra bilancio di gestione e bilancio consuntivo. Proprio le affermazioni rese da Pergolizzi e dai suoi fidi consiglieri mi danno l’idea del perché il Comune di Milazzo sia inevitabilmente arrivato al dissesto finanziario”. Da ultimo Midili richiama anche l’intervento del consigliere del Pd, Ciccio De Pasquale. “Non so se è il capogruppo del partito o di se stesso. C’è confusione. Non credo infatti che il Pd peraltro presente in giunta abbia una posizione diversa rispetto all’Amministrazione. Evidentemente De Pasquale non ne è a conoscenza. Oppure il Pd è contro questa Amministrazione e ancora non lo ha dichiarato ufficialmente? A questo punto attendiamo chiarimenti in merito”. Sulla conferenza dei consiglieri anche una dichiarazione del sindaco Carmelo Pino. “Il tempo degli escamotage e delle alchimie è finito da un pezzo: da quando la Corte dei Conti con propria deliberazione ha certificato che il Comune di Milazzo è in dissesto e che nessun’altra misura può essere attuata. Milazzo – lo abbiamo spiegato chiaramente ieri – non poteva aderire ad alcun Piano di equilibrio così come evidenziato nella sentenza della magistratura contabile del 14 novembre scorso. Il fatto grave è che la mancata dichiarazione di dissesto da parte del consiglio comunale ci ha privati – dà qui il danno patrimoniale e non erariale – dell’opportunità di accedere ai fondi previsti dallo Stato e dalla Regione. Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Quanto ai Molini Lo Presti, solo il dissesto eviterà la svendita del bene. Ribadisco solo il dissesto”.