Il portavoce del movimento Uniti, Gianfranco Minniti, contestualmente alle dimissioni in aula dell’assessore ai Servizi Sociali, Massimo D’Amore, ha diramato un comunicato stampa nel quale spiega le motivazioni della scelta politica. Ecco il documento integrale: «Il movimento UNITI di Milazzo – scrive Minniti – nella seduta di venerdì 7 u.s. ha deliberato l’uscita del nostro sodalizio dalla compagine di governo della città. Tale decisione prende le mosse dall’analisi congressuale a suo tempo pubblicamente effettuata e dal susseguente mancato accoglimento, da parte del sindaco, delle indicazioni scaturite. In tale occasione, infatti, Uniti, pur tra mille critiche e rilievi, aveva voluto offrire al Sindaco la possibilità di rilanciare l’attività amministrativa con iniziative forti improntate ad un rinnovato dialogo con i cittadini.

Convegno di UNiti

«A questo supplemento di tempo (e di fiducia) -continua –  tuttavia, non è corrisposto il rilancio auspicato, anzi, si è assistito invece ad un ulteriore incremento delle distanze tra sindaco e cittadini ed ad un “avvitamento” intorno alla vicenda dissesto divenuto unico motivo di discussione per “centinaia” di serate di consiglio. Pur riconoscendo come la crisi economica, generale e dell’ente, costituisca un limite straordinario anche vero che tantissime altre cose potevano essere realizzate con utilizzo delle risorse umane a disposizione della squadra “originaria”. Proprio la considerazione del momento di crisi aveva spinto Uniti a “tergiversare” evitando di far mancare il proprio sostegno in un momento così difficile per la città confidando che, a tale a tale “apertura” corrispondesse “un cambio radicale di rotta. Purtroppo, al contrario delle aspettative, negli ultimi mesi, le proposte del movimento e le iniziative dell’assessore di riferimento non solo non sono state in alcun modo “oggetto di attenzione ma spesso anche informalmente “stoppate” (è il caso della riproposizione delle unioni civili, dello sconto per i prodotti farmaceutici a famiglie con bambini, dell’apertura dei centri sociali, del fondo di solidarietà). Così, dopo un vero e proprio “sciopero bianco” (finalizzato a sollevare il problema) che anzichè rianimare il dibattito ha reso palese come fosse più gradita “l’assenza” della “presenza”, si è preso atto delle reali intenzioni sottointese e dell’impossibilità ad operare. Ciò ha posto il problema del rischio che Uniti fosse accumunata ad una qualsiasi “sigla cui basta una “posizione” per rimanere in silenzio e di far apparire smorzata o addirittura assente quella forza innovatrice e propositiva che ha sempre caratterizzato. Ciò non è! Lo spirito che anima la nostra compagine è certamente movimentista ed in linea con la scelta politica del Presidente Crocetta che meglio incarna il nostro ideale di sindaco concreto, sensibile ai problemi della gente che vive situazioni di disagio e incisivo verso privilegi ormai intollerabili. Se dunque gli impegni elettorali “non sono perseguibili” i richiami alle idealità iniziali (premiati dal voto dalla maggioranza dei cittadini milazzesi) recepiti”, non si capisce su quali basi possa continuare una collaborazione tra movimento Uniti e il sindaco Carmelo Pino. Informiamo pertanto che, contestualmente all’emanazione del presente comunicato e in ossequio alla deliberazione del direttivo, saranno inviate al segretario del comune le dimissione dell’assessore alla famiglia sottoscritte dal dott. Massimo D’Amore che ringraziamo per la generosità dell’impegno profuso e per quanto ha realizzato, pur nelle diverse difficoltà di cui siamo conoscenza. Auguriamo al Consiglio comunale ed al sindaco un buon lavoro nel prosieguo della legislatura durante la quale non mancherà la voce criticamente costruttiva del movimento Uniti» conclude la nota di Minniti.