I consiglieri si vogliono dimezzare il gettone di presenza, ma gli uffici e il presidente del consiglio comunale non glielo permettono. Siamo all’assurdo, ma è quelo che soptengono i consiglieri in una lettera a firma di Antonino Napoli, Francesco De Pasquale, Antonino Isgrò, Salvatore Gitto, Santi Michele Saraò, Filippo Cento, Maurizio Foti, Francesco Messina, Antonino De Gaetano, Salvatore Italiano. A luglio 17 consiglieri avevano presentato una mozione per la riduzione del gettone di presenza. A fine settembre questa mozione fu finalmente approvata. Qualche settimana dopo fu presentata in consiglio la proposta di delibera per ridurre il gettone di presenza sino all’importo previsto dalle attuali normative, ovvero € 32,80, con decorrenza 01.01.2011. Su tale proposta furono presentati emendamenti per chiarire, sostanzialmente, la validità della eventuale retroattività del taglio. Il segretario comunale ha comunicato di aver dato i necessari pareri tecnici agli emendamenti già da diverse settimane. Ma la delibera non approda in aula.

gli scranni del comune di Milazzo

«Sollecitato da qualche consigliere – si legge nella nota – il presidente del consiglio comunale, Saro Pergolizzi, risponde che questi pareri non lo convincono e, quindi, sembra che non la voglia portare in aula per la votazione. Adesso siamo al paradosso! Gli scriventi consiglieri, convinti che la riduzione del gettone di presenza sia un obbligo morale ed etico nei confronti dei cittadini milazzesi, stigmatizzano il comportamento di chi ostacola questo percorso di lealtà e correttezza verso la cittadinanza. Eventuali dietrologie o retropensieri li rispediamo al mittente. In questo momento storico attraversato da una grave crisi economica e da una profonda avversione alla politica, noi vogliamo dare un modesto segnale di allineamento alle richieste dei cittadini, un piccolo contributo di entità economica magari risibile ma di grande valore politico. Tutto ciò, inoltre, in un momento in cui il Comune di Milazzo rischia il dissesto economico finanziario. A scanso di equivoci non si tratta di un favore all’Amministrazione, come qualcuno sostiene, o un modo per prendere il compenso prima del dissesto, come qualche altro pensa. Noi ribadiamo che il gettone di presenza per i consiglieri comunali dal 01.01.2011 deve essere legato alle previsioni normative! Non ci interessa quello che è successo nel passato e ciò che possa scaturire da azioni della magistratura contabile. A noi preme che i cittadini possano in qualche modo riavvicinarsi alla politica cittadina e speriamo che questo possa essere un piccolo contributo. Quindi, caro presidente del consiglio comunale riporti la delibera in aula, tanto i pareri dati riguardano solo gli emendamenti (visto che quelli sulla delibera sono già stati rilasciati e sono favorevoli) e quindi deve darcene conto. Anche se in questi giorni l’argomento principe delle sedute consiliari è il dissesto, potrà sempre trovare un “buco”, come ha già fatto per alcune sedute aperte che disgraziatamente sono andate deserte. Dopodiché mettiamo ai voti la delibera e ognuno si assuma le proprie responsabilità! Glielo chiedono i milazzesi», conclude la lettera. A replicare il presidente Pergolizzi. «I pareri sono arrivati ma il segretario Massimo Gangemi non si è espresso nè in modo favorevole, nè contrario. Siccome il proponente della delibera sono io, voglio capire meglio, in particolare se si può ridurre il gettore in maniera retroattiva per evitare futuri ricorsi o contenziosi. Il gettone, in ogni caso,  non ritengo sia un argomento urgente: con l’eventuale dissesto verrà ridotto in modo automatico. Se qualche consigliere ritiene di avere le idee chiare, posso tranquillamente ritirare la delibera per farla proporre a qualche altro».