Il Milazzo torna a far punti ma non è per niente soddisfatto. Il pareggio con il Monza, infatti, sta strettissimo alla compagine rossoblù. Il tecnico Tudisco, in sala stampa, è stato chiaro: “Meritavamo di vincere. Ora non ne posso più. Almeno una delle due partite che verranno dobbiamo vincerla. Voglio tre o quattro punti da qui a Natale”. Quello che però è balzato all’occhio dei presenti è stato l’abbandono del “Grotta” a se stesso. Abbandono sugli spalti, con un centinaio di presenti in tribuna e la gradinata ancora vuota per protesta. Abbandono della qualità, con il Milazzo costretto a portare in panchina tre ragazzini dopo aver mandato via (quasi) tutti.

Abbandono del campo, ridotto dalla poca (se non assente) manutenzione e dal meteo impietoso in un campo buono nemmeno per la coltivazione delle patate, con erba bruciata e gialla ovunque e pozze fangose qua e là. Un chiaro segnale che ormai, a Milazzo, la prima squadra cittadina interessa a pochi intimi. Il giocattolo, è chiaro, si è rotto e ormai l’obiettivo è condurre la squadra fino alla fine. Magari con una salvezza insperata che lascerebbe sulla carta i rossoblù, per il quarto anno consecutivo, in Lega Pro.

Sebastian Donzella