Il sesso negli istituti superiori di Milazzo rimane un tabù. A denunciarlo Rosario Duca, presidente dell’Arcigay Makwan di Messina il quale dopo avere chiesto a decine di dirigenti scolastici della provincia di Messina, a cominciare dal capoluogo e da Milazzo, di potere incontrare i ragazzi per fare prevenzione e informazione specialmente sulle malattie sessualmente trasmissibili, si è visto chiudere le porte in faccia. “Facciamo da soli, grazie”, è stata la risposta l’anno scorso. “Poi, naturalmente, tranne qualche mosca bianca, nessuno ha organizzato incontri sull’argomento – chiosa Rosario Duca”. Così, in occasione, della Giornata mondiale di prevenzione e solidarietà, l’1 dicembre, ha chiesto l’intervento del Ministro della Salute.

Rosario Duca (arcigay)

“Quanto meno nelle nostre zone – scrive DUca –  ma non sappiamo se il dato è estendibile al resto della penisola, ci sembra di poter notare un calo di attenzione rispetto alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (Aids, epatiti, sifilide etc.) che si evidenzia anche nelle scuole, in una certa mancanza di iniziative coordinate e visibili. Ci chiediamo se non sarebbe il caso, in occasione della giornata mondiale di prevenzione e solidarietà del 1 dicembre, di prendere iniziative e fornire per tempo indicazioni, invitando i dirigenti e i docenti a formarsi, chiamando esperti, agevolando la distribuzione di materiale informativo, etc., superando i tabu e i pregiudizi che regnano intorno a queste malattie, su cui la popolazione specialmente eterosessuale è poco formata.Questo comitato Arcigay che opera a Messina e Provincia, attraverso i propri volontari e senza scopo di lucro, cerca di fare informazione ovunque e comunque anche attraverso network ed altre fonti d’informazioni. Purtroppo spessissimo, pur non chiedendo remunerazione, ci troviamo la strada sbarrata da parte da dirigenti scolastici che oltre a non essere sensibili alla causa della prevenzione, si frappongono tra l’informazione e quindi la prevenzione e gli studenti. Noi restiamo a disposizione per ogni e qualsiasi collaborazione, come saremo felici se Lei signor Ministro provvederà in maniera diversa ad informare gli studenti sulla necessità di prevenire, per noi il fine è quello che conta, i mezzi e chi, sono relativi, ne tanto meno abbiamo velleità pubblicitarie di sorta, ma solo la salvaguardia di tutti”.