Anche questa volta Milazzo ha bocciato i suoi candidati. Le porte dell’Assemblea regionale rimangono chiuse per i politici milazzesi. I dati sono ancora framentari e solo in nottata ci sarà chiarezza ma è certo che nessun candidato mamertino varcherà l’Ars. Lorenzo Italiano non sarà eletto per colpa di Milazzo. E’ stato il più votato con 1288 voti, ma l’entourage si aspettava qualcosa di più nella sua città. Italiano si è assestato su 2867 preferenze ma Bernadette Grasso, sindaco di Caprileone  ha avuto la meglio con  4645 (al secondo posto Pippo Sciotto con 3833). Santino Catalano non ritornerà all’Ars perchè in provincia di Messina non è scattato il seggio a Cantiere Popolare. A Milazzo 654 preferenze, meno delle previsioni, ma è arrivato primo della lista con 3764 voti

Lorenzo Italiano

Nessun seggio nemmeno per Claudio fava presidente e dunque, al di là del risultato definitivo, rimane fuori anche Olga Nassis (331 in città, 692 complessivi). E per “Sturzo Presidente” che schierava Carmelo Antonuccio (443 a Milazzo, 610 totali). Pietro Petrella, nell’Udc è fanalino di coda con 1682 preferenze totali (352 in città). Il seggio è scattato a Giovanni Ardizzone. Al secondo posto Rosario Sidoti, consigliere provinciale. Sottotono nel Pdl anche la discesa in campo dell’avvocato Gianni Pino, subentrato con spirito di servizio all’ultimo momento a Roberto Corona. Nel Pdl sono scattati due seggi: Santi Formica e Nino Germanà (fuori giochi Peppino Buzzanca). Infine risultato personale soddisfacente per Vincenza Matrascia, candidata nell’Idv con 418 preferenze.