«Basta con gli attacchi mediatici contro l’attività della Raffineria di Milazzo. Noi con l’Ilva di Taranto non c’entriamo nulla». A lanciare l’appello i rappresentanti della Rsu di Cgil-Cisl e Uil dell’azienda che con centinaia di lavoratori della Ram e dell’indotto stamattina hanno fatto “irruzione” pacifica ad una conferenza stampa aperta al pubblico orgaizzata dal consigliere Peppe Marano assieme al presidente dei Verdi, Angelo Bonelli reduce da una battaglia ambientale all’Ilva di Taranto. I lavoratori hanno chiesto ed ottenuto di leggere un documento in cui anticipano che «non intendono più sottostare alla campagna mediatica di disinformazione che da mesi si trascina nei confronti del proprio posto di lavoro, ovvero di quell’azienda che oggi garantisce – nel pieno rispetto delle regole e delle leggi – una occupazione dignitosa a migliaia di famiglie tra dipendenti diretti, aziende dell’indotto e settori ad essa collegati».

Angelo Bonelli e Peppe Marano

«I lavoratori della Raffineria di MIlazzo – si continua a leggere nel documento – si sono stancati a vedere equiparata la propria realtà lavorativa a quella di altri siti con diversi e ben più gravi problemi di impatto ambientale, soprattutto dopo decenni di costruttivo impegno all’interno dell’azienda portato avanti insieme alle organizzazioni sindacali e che – nel tempo – ha portato ad investimenti ed adeguamenti ambientale srutturali di manutenzione per 750 milioni di euro (Il Sole 24 ore del 23/12/2011) tali da rendere questo sito industriale tra i più sostenibili d’Europa, grazie alle sue scelte strategiche condivise e alla sensibilità di dipendenti, sindacato e management che hanno insieme contribuito a rendere la raffineria di Milazzo un sito industriale che opera ben al di dentro dei margini consentiti dalla legge rispetto ai parametri di impatto ambientale con atmosfera, suolo e sottosuolo». I lavorati rispediscono al mittente «tutti i tentativi di fare del loro posto di lavoro il pretesto per generare un allarme sociale che si rivela del tutto inconsistente e rifiutando di restare ancora in silenzio di fronte a speculazioni che nulla hanno realmente a che vedere con la vera difesa del territorio». Citano i dati dell’Atlante sanitario pubblicato dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Sicilia che riportano dati tumorali al di sotto delle medie nazionali e regionali. Il documento della Rsu conclude manifestando l’intento di convocare un’assemblea permanente e si chiede «se l’intento è quello di fare andare in crisi l’attività dell’azienda di manifestare chiaramente l’intento in modo che non vi siano più fraintendimenti».