IL CASO. Un albergo al posto dell’istituto d’arte. L’idea è suggestiva, il comune sulla carta possiede i locali adiacenti al Santuario di San Francesco di Paola che sono stati lasciati liberi dall’istituto nel 1997, e li ha inseriti tra i beni da vendere per risanare le casse. Chi lo acquista potrà trasformarla in struttura ricettiva. Peccato che a distanza di 15 anni Palazzo delle Aquile non sia ancora riuscita a rientrare in possesso dell’edificio che rimane nella disponibilità della Provincia regionale, ente responsabile dell’edilizia scolastica degli istituti superiori.

L’edifico che ospitava l’istituto d’arte

La storia ha dell’assurdo. A raccontarla l’assessore Pippo Midili che ha già inviato diversi solleciti. «I locali sono stracolmi di materiali di proprietà dell’istituto che non sono mai stati ritirati – spiega – dal mio arrivo sono stati spediti solleciti ma non abbiamo ricevuto risposta. La cosa certa è che non possiamo accedere fino a quando non ci verrano riconsegnati svuotati». A seguire la questione alla Provincia è l’assessore all’Edilizia Scolastica, Pippo Di Bartolo. «Ufficialmente dovrebbe rispondere il settore Patrimonio – premette – ma in quaità di responsabile dell’edilizia scolastica sto seguendo la vicenda. Gli uffici mi hanno comunicato che vi sono attrezzature molto pesanti che la scuola nel corso degli anni non ha mai provveduto a trasferire principalmente per motivi economici Presumo che ormai si tratta di materiale che si potrà smaltire solo in discarica, ma l’argomento sarà oggetto di una riunione giovedì prossimo giorno in cui mi incontrerò con la dirigente dell’istituto Delfina Guidaldi».

 

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