Sfilata di consiglieri comunali negli uffici della Compagnia della Guardia di Finanza di Milazzo. Le fiamme gialle mamertine hanno ascoltato alcuni consiglieri comunali che, in precedenza sul dissesto, avevano presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Barcellona, nella quale lamentavano “la mancata produzione da parte dell’amministrazione delle carte necessarie per permettere al consiglio di approvare i provvedimenti correttivi finalizzati ad evitare il dissesto.

Sull’audizione dei consiglieri, al momento c’è il massimo riserbo. L’amministrazione comunale continua a sostenere la necessità di correre ai ripari e dichiarare il default dall’altra parte ci sono alcuni consiglieri comunali d’opposizione che insistono nella richiesta di porre quei correttivi che eviterebbe il “fallimento” del comune. Giovedì prossimo  il sindaco Carmelo Pino è stato convocato dai giudici della Corte dei Conti di Palermo per l’ennesima audizione in merito alla procedura avviata dalla stessa Corte in base al decreto 149/2011 (dissesto guidato). Continua a far discutere il documento dell’assessore Maurizxio Capone il quale suggeriva all’amministrazione una serie di correttivi per evitare il default. Documento che ha ricevuto la piccata replica del primo cittadino. Sull’argomento è intervenuto l’ex sindaco Nino Nastasi secondo il quale, “i suggerimenti forniti dall’assessore Maurizio Capone per evitare il default, hanno inferto un duro colpo alla “compagnia del dissesto” che adesso non ha più la maggioranza nella giunta municipale. Il pallino è, ormai, nelle mani dei democratici, Stefania Scolaro e Massimo D’Amore, divenuti determinanti negli equilibri dell’Amministrazione. Sono certo, anzi certissimo, che il PD non vorrà assumersi la responsabilità storica della dichiarazione di fallimento del comune e delle gravi conseguenze  che investirebbero, come uno tsunami, la città e i singoli cittadini”.