Sono tre i medici indagati finali per la morte alla clinica messinese Cristo Re di Gaetano Lo Presti, avvenuta nel marzo dello scorso anno. Il sostituto procuratore Anna Maria Arena ha siglato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per tre camici bianchi della clinica ortopedica dove il sessantanovenne di Milazzo è morto all’inizio del marzo 2011, dopo un intervento di routine al femore. Per tutti si ipotizza l’omicidio colposo. Inizialmente gli indagati erano quattro, tra i quali l’anestesista, ma l’esito degli accertamenti sul caso ha convinto il magistrato a restringere il numero dei sanitari per i quali procedere, e che ora hanno venti giorni per presentare eventuali controdeduzioni, prima della probabile richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura.

Lo Presti, di Milazzo, era stato ricoverato nella struttura ospedaliera privata per un’operazione al femore, effettuato in anestesia parziale. Il sessantanovenne era rimasto vigile fino a quando sono intervenute delle complicazioni e l’uomo ha perso i sensi. Non è uscito vivo dalla sala operatoria. L’intervento era stato programmato per la sostituzione di una protesi, precedentemente applicata. L’uomo non soffriva di problemi cardiaci e, secondo le cartelle cliniche del Cristo Re, non aveva mai presentato complicanze particolari tali da sconsigliare l’intervento o la modalità scelta per l’anestesia. Invece l’autopsia eseguita dal medico legale Francesca Trio ha rivelato che il paziente è stato stroncato da una emorragia causata da una manovra errata in sala operatoria. Dopo la morte i familiari di Lo Presti hanno presentato un esposto chiedendo alla magistratura di fare luce sul decesso del loro caro, entrato in clinica per quella che doveva essere una banale operazione e mai più uscitone. Assistiti dall’avvocato Giovanni Cicala, avevano presentato un dettagliato esposto.