Dopo la chiusura della mensa scolastica, tocca agli asili nido? E’ quello che si chiede il consigliere comunale Francesco Alesci che in una interrogazione sottolinea che le domande di iscrizione agli asili nido di Milazzo sono diminuite di quasi il 50 per cento e addirittura in quello di Santo Pietro le iscrizioni sono così poche (24) che l’Amministrazione comunale ha emesso un bando suppletivo per evitare l’eventuale chiusura dell’asilo stesso.

Francesco Alesci

«Questo – attacca l’ex assessore della giunta Italiano – è il risultato di una scelta politica scriteriata dell’assessore Scolaro e del sindaco Pino che hanno aumentato il costo del servizio a carico dell’utente portandolo al 47%, eliminando la fascia esente e triplicandone quasi la retta mensile (esempio Isee di 12 mila euro da 65 euro a 155 euro mensili). Tutto ciò in un particolare momento di crisi economico-occupazionale in cui versano le famiglie, con il sindaco che in più di due anni non ha aperto nemmeno un cantiere, creando loro ulteriori difficoltà e disagi. Per non dire che nel caso malaugurato venisse dichiarato il dissesto dell’Ente, voluto fortemente dal sindaco e dalla sua Amministrazione, le tariffe aumentate sino al 100 per cento con la logica conseguenza della chiusura definitiva di tutti gli asili comunali della nostra città, cioè di un servizio di particolare valenza sociale. E pensare che l’assessore Scolaro al momento della sua nomina aveva dichiarato: “mantenere i servizi che vanno incontro alle esigenze dei più bisognosi e dei più deboli”. Si dimetta assessore Scolaro», conclude Alesci. A replicare è l’assessore Stefania Scolaro. «Il calo di iscrizione riguarda sia il privato che il pubblico – sostiene la responsabile della Pubblica istruzione – per quest’anno scolastico non è previsto alcun aumento – le rette sono state aumentate l’anno scorso e non verranno modificate. Il bando per le iscrizioni della struttura di Santo Pietro è stato deciso perché erano rimasti posti liberi e abbiamo avuto altre richieste. L’aumento delle iscrizioni consentirà di tenere aperta una struttura nella Piana perfettamente funzionante. Nessun problema per l’ex Omni di via Impallomeni”.