“Critiche ingiustificate da parte di chi dovrebbe conoscere, visto che è nota a tutti, la situazione finanziaria del Comune di Milazzo”. L’assessore allo sviluppo economico, Gianfranco Nastasi replica al presidente dell’Ucat, Triolo sulla situazione del mercato settimanale e con riferimento alla lettera che questi ha inviato anche al prefetto, evidenzia che “la grave situazione economica dell’Ente non ha permesso di espletare la gara per alcuni servizi, come quella dell’acqua o dei bagni mobili” e che “siamo stati costretti sempre per contenere le spese a risolvere il contratto di locazione con chi aveva messo a disposizione un’area per i parcheggi delle autovetture.

gianfranco nastasi

Contemporaneamente però abbiamo pianificato un intervento per realizzare un’area per la sosta all’interno dell’area mercatale. Per quel che concerne invece l’assegnazione degli stalli, il signor Triolo dovrebbe sapere bene che è avvenuta tramite sorteggio e dunque senza alcun privilegio per nessuno”. Infine, in merito al trasferimento in marina Garibaldi – conclude l’assessore – non ne ho mai parlato, ma è stata solo una proposta di qualche consigliere. L’amministrazione, anche su volontà del sindaco che lo ha pure detto in più occasioni, è intenzionata quando le condizioni lo consentiranno, di riportare il mercato nella riviera di Ponente, suo luogo naturale. Comprendo le difficoltà che possono esserci, ma credo che sia giusto comprendere anche lo stato in cui si trova il Comune”. L’assessore, al riguardo, ha anche risposto ad alcuni cittadini tra i quali lo storico Tricamo sulla questione dell’Ast e sulla mancata installazione delle tabelle informative. “La società di trasporti da ben tre anni non riceve le somme dovute dal Comune sempre a causa della carenza di liquidità e solo grazie al nostro intervento, a seguito di diverse riunioni, sta continuando a svolgere il servizio mantenendolo anche la domenica e nei giorni festivi. E’ chiaro che da tempo il sottoscritto ha chiesto la sistemazione delle tabelle, ma le difficoltà che sta vivendo anche l’azienda finiscono col condizionare anche quello che sembra una formalità, anche perché oggi a causa proprio del mancato pagamento delle somme da parte del Comune, è a rischio pure il pagamento degli stipendi al personale”.