LA POLEMICA. «Sembra che l’ormai ricorrente e fantasiosa proposta di istituire un ticket al contrario – a beneficio cioè del Comune di Milazzo per quanti vengono alle Eolie – abbia addirittura trovato accoglimento nel consiglio comunale della città mamertina. Fermo restando che non si comprende bene quali possano essere i presupposti giuridici della proposta, riteniamo del tutto improponibile l’idea di istituire un ticket d’ingresso in un’area amministrata da quattro comuni i cui proventi vadano addirittura in favore del comune attraverso il quale transitano i visitatori». A dichiararlo è Christian Del Bono, presidente Federalberghi Eolie e isole minori della Sicilia.

Christian Del Bono (federalberghi)

Secondo Del Bono se Milazzo istituisse questo ticket diventerebbe un interessante caso di studio in Italia e nel mondo; «come se Napoli facesse pagare il ticket per Capri o Ischia, Palermo per Ustica, Trapani per le Egadi e così via. Non mi risulta, inoltre, che le isole Eolie siano un parco naturale amministrato dal Comune di Milazzo», aggiunge Del Bono. «Non abbiamo difficoltà a prevedere una convenzione con gli hotel eoliani che agevoli i cittadini milazzesi. Ma è evidente che, se la proposta del ticket dovesse andare avanti, saremmo costretti ad opporci in tutte le sedi previste dalla legge per scongiurarne l’adozione. In ultima istanza, si potrebbe anche valutare l’ipotesi di spostare altrove la concentrazione del maggior traffico da e per le Eolie. Sarebbe, inoltre, interessante predisporre un’analisi per calcolare l’effetto economico indiretto e indotto prodotto in favore delle attività economiche dei cugini milazzesi (bar, ristoranti, hotel, attività commerciali in genere, pontili galleggianti ecc.) quale risultato della prossimità con le isole Eolie». Federalberghi invita lamministrazione comunale di Milazzo «ad intercettare altri fondi – magari connessi alla produttività e alla capacità di creare valore del territorio da essa stessa amministrato – per far fronte alle esigenze di bilancio, evitando di pensare di poter approfittare di aree già di per se sufficientemente svantaggiate e disagiate».