Il film si dovrebbe chiamare “Tre compari” e potrebbe essere girato a Milazzo tra agosto e settembre. Quando ho anticipato questa storia ad un amico pensava che scherzassi, e ha cominciato a “babbiare” inventando storie che vedevano protagonisti il sindaco Carmelo Pino, il fratello Franco e l’assessore alla Finanze Pippo Midili (trio politico molto affiatato). Sulle loro velleità artistiche non ci metterei la mano sul fuoco, ma che Milazzo potrebbe diventare uno dei set del film della Kios film assieme a Roma e Saint Tropez, è più di una ipotesi. Per i protagonisti (ancora da confermare) si fanno altri nomi: Francesco Pannofino, voce storica di George Clooney, protagonista di Boris e dell’ultimo Nero Wolf televisivo; Nicolas Vaporidis, idolo delle ragazzine grazie a film come “Notte prima degli esami”; e Maurizio Mattioli, caratterista tra i più bravi (dal Bagaglino ai film con Massimo Boldi passando per Rugantino in teatro).

Nicolas Vaporidis

Sulla scelta di Milazzo come location è tutto in alto mare. Il motivo? Alcuni intermediari locali stanno contattando albergatori per chiedere di ospitare la troupe per sei settimane (15 camere doppie uso singola) e ristoratori che forniscano i “cestini” per la pausa pranzo sul set. Un problema, fino a questo momento, insormontabile che potrebbe far tramontare il progetto a favore di altri comuni più organizzati. Qualche anno fa Milazzo ospitò la troupe della fiction Mediaset “Come un delfino” che vedeva protagonista Raul Bova. I componenti della produzione sono rimasti colpiti dall’accoglienza e dalle bellezze della città, oggi, alcuni di loro sono impegnati nel progetto dei “Tre compari” che oltre a vantare attori di richiamo, potrebbe essere distribuito in centinaia di copie dalla Eagle Picture (la stessa di Twlight e “Il discorso del re”). Per ambientare parte della storia a Milazzo chiedono il minimo indispensabile: l’alloggio e i cestini. Io non sono un addetto ai lavori e non so se dietro questa operazione si nascondano “insidie”, ma (verificata la solidità dell’iniziativa) non si può nascondere che ospitare le riprese potrebbe favorire la promozione del territorio, far conoscere meglio la città a chi la maledice per le lunghe attese al porto prima di approdare alle Eolie, accogliere in quei giorni centinaia di curiosi. Le reazioni, a dire il vero sono state fredde, gli imprenditori contattati hanno in sostanza chiesto che utile ne avrebbero avuto. Non pensando che le “svolte” possono avvenire lentamente grazie ad occasioni come queste.

 

GIANFRANCO CUSUMANO