VIDEO. L’ Adasc  presieduta da Giuseppe Maimone, il “Comitato Cittadini Pacesi per la Vita” presieduto da Angela Musumeci Bianchietti e l’Associazione “Deka” presieduta da Anna Isgrò, chiariscono con un comunicato il loro intervento ieri al concerto della Pfm, organizzato per festeggiare i 50 anni di attività. “Non c’era nulla da festeggiare, ma solo da commemorare viste le morti che si sono registrate, e purtroppo si continuano a registrare, sul nostro territorio dovute all’elevato tasso d’inquinamento – scrive il presidente di Adasc, Peppe Maimone!. I tre sodalizi operanti a Milazzo e in tutta la Valle del Mela, hanno scelto di protestare indossando delle t-shirt con frasi molto significative (R.AMmazza, 50 di fumo, 50 e basta, Ci avete rotto i polmoni…e non solo, 50 anni di dolori, C’infesta, Mal’aria, Vogliamo vivere, Chi inquina deve pagare, I morti chiedono giustizia, Noi commemoriamo, RAMen).

 

 

Protesta Adasc

“Delusi dal comportamento della storica band PFM, che dopo decine di mail inviategli da soci e sostenitori delle Associazioni ci aveva scritto “dedicheremo il concerto a chi non è più con noi e a chi sta lottando per la vita” – continua –  Tutto questo non si è verificato! Per quale motivo? Loro si sono definiti milazzesi, sinceramente non siamo molto felici ad avere dei “concittadini” che contribuiscono a festeggiare 50 anni di devastazione di un territorio, e la loro presenza non era per festeggiare la musica, come sottolineato da loro, ma per celebrare l’inquinamento, la distruzione di Milazzo e della Valle del Mela. All’inizio del concerto le tre associazioni hanno alzato uno striscione con su scritto: “Pfm ci cantate Anidride solforosa di Dalla? Aria di Celentano? Shock in my twon di Battiato?”. Chiedevamo quelle canzoni perché rispecchiano la situazione del nostro martoriato territorio, ma la band ha deciso di non ascoltare il nostro appello. A voi le considerazioni”. Maimone bacchetta anche i dipendenti Ram che ieri li hanno contestati. “Ringraziamo” quei dipendenti della Ram che insieme ai loro familiari ci hanno accolti e salutati con frasi che sicuramente rispecchiano la loro persona, contro i principi della democrazia, dell’educazione, del rispetto. Rispediamo ai mittenti frasi quali “dovete morire, ammazzatevi, vergogna, buffoni, andate a lavorare ecc.” Infine, un plauso a tutti quei ragazzi di Milazzo, di Barcellona e della Valle del Mela che hanno deciso di protestare in maniera pacifica e simbolica i festeggiamenti della Ram, ed a tutti quei cittadini che hanno ascoltato il nostro appello di disertate il concerto. In piazza erano presenti dipendenti della Ram con familiari ed affini e qualche sostenitore” scrive Maimone.