Una porta con vetri antisfondamento per difendere gli impiegati dell’ufficio tributi dai creditori che battono cassa. E’ quanto deliberato dal ragioniere generale del comune di Milazzo con la delibera dirigenziale 35 del 13 aprile scorso. A causa del paventato dissesto le imprese creditrici si sono fatte sempre più insistenti e popolano quotidianamente il palazzo comunale, dunque l’amministrazione ha deciso di spostare l’ufficio contabilità e Finanze nella parte finale del corridoio del primo piano di Palazzo dell’Aquila, ufficialmente «per concentrare in un’unica ala le attività gestionali del dipartimento”, ma, come spiega lo stesso provvedimento i motivi sono altri.

La “blindatura” è stata disposta  anche al fine di «poter regolare l’accesso indiscriminato agli uffici, soprattutto in riferimento ai continui solleciti di pagamento dei creditori del comune, e per una maggiore salvaguardia dei dati sensibili trattati dagli stessi uffici». A gettare acqua sul fuoco è l’assessore alle Finanze Pippo Midili. «Chi vorrà accedere per parlare con gli impiegati lo potrà fare anche ora – dice Midili – non abbiamo realizzato alcun bunker. Bisognerà solo citofonare e presentarsi. Prima di questo provvedimento a tutte le ore del giorno arrivano utenti che si introducevano negli uffici e, talvolta, i toni dei creditori non erano “civili”. Gli impiegati temevano per la loro incolumità. C’è da dire anche che nei corridoi vi erano armadi con delibere e atti comunali che potevano essere prelevati da tutti, con le porte saranno preservati da furti o manomissioni».L’intervento è costato 2 mila 770 euro.