Dissesto, scontro in aula tra revisore e l’assessore Midili 8 Maggio 2012 Cronaca Seduta di consiglio comunale dedicata ancora una volta alla critica situazione finanziaria dell’Ente. L’assenza in aula del ragioniere generale ha però provocato la protesta dei consiglieri comunali, tredici dei quali hanno predisposto un documento da sottoporre all’approvazione del civico consesso e inviare all’assessorato agli Enti Locali, al prefetto e alla Corte dei Conti, nel quale sottolineano che in una fase così delicata non è giusto che chi regge un dipartimento così importante si sottragga al confronto con le forze politiche. Il voto sul documento è stato rinviato a questa sera per mancanza del numero legale. Alla seduta invece hanno partecipato il sindaco Pino e l’assessore Midili. Presente anche uno dei revisori dei conti, il dottor Antonino Piraino. Proprio quest’ultimo, chiamato in causa dal sindaco ha relazionato sul possibile dissesto. “All’inizio di marzo – ha detto Piraino – ci è stata notificata una relazione che fa la storia finanziaria dell’ente dal 2004 al 2010, ma per avere un quadro completo della situazione occorre accertare quanto avvenuto al 31 dicembre 2011. Infatti non si comprende come l’Amministrazione abbia con delibera di giunta predisposto un mese prima l’equilibrio di bilancio, approvato poi dal consiglio comunale e un mese dopo approvato un altro atto nel quale afferma che c’è il rischio dissesto”. Entrando poi nel merito della questione ha ricordato che presso Equitalia ci sono crediti non riscossi per 14 milioni di euro, peraltro in stand by in quanto trattandosi in prevalenza di piccole somme, non determinano interventi coattivi (fermo amministrativo o iscrizione ipotecaria) nei confronti dei debitori. “Inoltre in quella relazione firmata dall’ex ragioniere generale Bartolone, si dice che ci sono crediti inesigibili. Non basta però affermarlo, occorre sancirlo con un atto ufficiale. E questo lo abbiamo chiesto con delle lettere. Abbiamo chiesto il riaccertamento dei residui attivi e passivi. E se devono essere eliminati il 50 per cento di queste somme l’Amministrazione dovrà motivarlo adeguatamente”. Il componente del Collegio ha poi lamentato che ancora non è stato loro trasmesso il Conto Consuntivo 2011 “che doveva essere approvato entro il 30 aprile”, l’impossibilità di dialogare con l’ufficio ragioneria e altre problematiche, invitando l’Amministrazione “a lavorare per tentare di evitare il dissesto, conseguenza dolorosa per tutta la città. Personalmente – ha concluso – ritengo che quello di Milazzo sia un problema di “illiquidità assoluta”. A Piraino ha replicato l’assessore Midili il quale ha sottolineato che i crediti cui fa riferimento il revisore dei conti non solo inesigibili ma inesistenti. Ad esempio – ha detto l’esponente della giunta Pino – ci sono ancora iscritti sanzioni e interessi per condoni effettuati dal Comune dal 2006 al 2008, addirittura residui attivi che risalgono all’Iciap, tassa non più esistente in Italia da oltre quindici anni”. L’assessore ha poi precisato che l’inesigibilità non prevede comunque la cancellazione del credito dal bilancio ma lo spostamento della somma nel Conto del Patrimonio. A proposito della riscossione ha evidenziato che a Milazzo la percentuale di mancata riscossione iscritta a ruolo è del 36,4% inferiore alla media nazionale che è del 41 per cento. “Tutti i crediti non sono comunque degli ultimi anni, bensì addirittura della fine degli anni ’90. Ecco perché l’incertezza sulla esigibilità”. Parlando poi del dissesto, senza entrare nel merito, ha solo ricordato che il Comune di Milazzo è in anticipazione di cassa col Tesoriere, senza rientro, dal 2003 e che la legge obbliga invece annualmente ai Comuni di rientrare. In caso contrario si registra il mancato rispetto di uno dei parametri che determinano la situazione di dissesto”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.737 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT