Ministeri: «Il Trifiletti? Lo rilancio con un Daf» 16 Aprile 2012 Cultura e societa' «Rendere produttivo e vitale il teatro Trifiletti? Ci pensiamo noi». A proporsi per la gestione del teatro comunale, che riaprirà i battenti a maggio dopo una chiusura forzata per problemi economici, è Giuseppe Ministeri, presidente della Daf, associazione culturale di Messina che opera nel campo della cultura, teatro, cinema, musica. Attualmente la Daf sta producendo spettacoli che stanno circuitando a livello nazionale. «Ritengo davvero un peccato chiudere un teatro pochi mesi dopo l’inaugurazione, questo dovrebbe a tutti i costi essere sempre evitato, cercando un modo per continuare a renderlo fruibile, metterlo a disposizione, cercare di allestire una programmazione – dice Ministeri – Mi dichiaro pronto a discutere una possibile gestione totale o parziale del Trifiletti. Parziale, in realtà, lo sarebbe sempre perché sarebbe garantito comunque al Comune un numero significativo di giorni in cui ospitare proprie manifestazioni o comunque quelle che si vuole sostenere». La Daf è disponibile a gestirlo da sola o assieme ad altri. Giuseppe Ministeri «Non ho alcun tipo di preclusione – propone Giuseppe Ministeri – anzi, ben venga la collaborazione di compagnie locali che conoscono meglio il territorio. Una proposta che, naturalmente, prevede l’assunzione di tutti gli oneri». Ministeri spiega anche il “segreto”. «Esistono strumenti di finanziamento statale per la gestione dei teatri – sottolinea – al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tramite “Vivo” é possibile ottenere sovvenzioni sia come esercizio teatrale sia come teatro stabile (in questo caso d’innovazione perché sotto i 500 posti). All’’Assessorato Regionale Turismo Sport e Spettacolo, invece, in base alla legge 25/07, é possibile ottenere contributi sia come compagnia (art.6 comma 6), sia come esercizio teatrale ». Una proposta concreta che ora spetta valutare al sindaco Carmelo Pino e all’assessore alla Cultura Stefania Scolaro che, a questo punto, non possono più nascondersi dietro l’alibi della carenza di fondi o della costituzione di una Fondazione che con il dissesto che incombe difficilmente potrebbe nascere o essere efficente. Secondo i lettori di Oggi MIlazzo che hanno votato il sondaggio “Ha senso riaprire il Teatro Trifiletti senza una progranmazione di qualità?”. Il 68% ha risposto: “no, basta con le iniziative parrocchiali”. Il 17,9% chiede di “affittarlo ai privati”. L’8,9% ha votato l’opzione “Si, anche le compagnie locali hanno il diritto di esibirsi”. Infine, il 5,5% dei nostri lettori sostiene che “lo deve gestire il comune in sinergia con gli altri teatri”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.898 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT