Quando ho notato nella via Medici i vasi pieni di fiori con al centro una pianta di alloro ho pensato ironicamente che l’amministrazione avesse scelto l’alloro per fare digerire i provvedimenti impopolari degli ultimi mesi (i più anziani ricorderanno gli infusi dei nonni). Quando ho chiesto ai commercianti notizie su questo omaggio floreale mi è stato risposto che non sarebbe opera del comune ma di uno sponsor. Stessa risposta da parte dell’assessore comunale all’Ambiente. La sponsorizzazione prevede che un’azienda offra denaro o servizi e in cambio ottiene pubblicità. Ma nei vasi di targhette pubblicitarie all’ombra dell’alloro non ne ho viste. Quello degli “sponsor” che ogni tanto tolgono le castagne dal fuoco alle varie amministrazioni che si sono succedute è una costante. Quando il comune non ha soldi si scopre che un cantante, i giochi pirotecnici, la sistemazione di qualche impianto comunale avviene grazie a munifici sponsor che però non figurano.

i fiori di via medici

 

L’associazione “Amici di Milazzo” e il consigliere Santino Saraò da mesi chiedono di affidare la gestione del verde a sponsor privati con la possibilità di inserire tra le aiuole un proprio logo. Proposta analoga è depositata al comune per la manutenzione di una fontana in Marina Garibaldi. Fino ad oggi non è stato fatto nulla per l’assenza di un regolamento. La sua approvazione renderebbe trasparente i rapporti tra l’ente e le aziende, in modo che i cittadini possano conoscere partita e contropartita. Evitando inutili pettegolezzi.

GIANFRANCO CUSUMANO