“Accuse gratuite nei confronti di chi ha sempre dato la massima disponibilità a tutti gli operatori del mondo culturale cittadino”. L’assessore Stefania Scolaro replica alle associazioni ed ai gruppi politici che hanno criticato il suo comportamento nella vicenda che ha portato alla momentanea chiusura del teatro Trifiletti e alla soppressione proprio nell’immediata vigilia di due spettacoli in calendario. “Parto proprio dagli spettacoli – afferma l’assessore – per spiegare che l’annullamento non è dipeso dalla volontà politica, bensì da un fatto puramente gestionale».

Stefania Scolaro

 

«Già nei mesi scorsi – continua l’assessore – predisponendo il calendario delle iniziative che come Comune abbiamo promosso in compartecipazione con tutte e sottolineo il tutte, le associazioni ed i gruppi interessati, abbiamo trasmesso la programmazione agli uffici per gli atti conseguenziali. E la programmazione è andata avanti regolarmente, visto che abbiamo ospitato pure gli appuntamenti del Circuito del Mito della Regione. Sugli ultimi due spettacoli, anch’io ho appreso solo il giorno prima, che c’erano dei problemi di natura economica legati alla convenzione Consip e tempestivamente mi sono adoperata per cercare di ovviare alle criticità. Dall’ufficio Ragioneria però è emerso che non essendo servizi essenziali non poteva esserci la copertura della spesa. Una questione dunque meramente gestionale che esula dalla competenza dell’organo politico che però – questo lo capisco benissimo – finisce con l’essere il destinatario della protesta”. L’assessore Scolaro, nel ribadire poi che “la cultura, quale ricchezza di un paese in quanto promuove la crescita civile e naturale di una comunità, è stata sempre favorita e diffusa dall’Amministrazione Pino”, “rimanda al mittente le accuse di egoismo o peggio clientelismo” in quanto – sottolinea – “ho operato con onestà e disponibilità verso tutti. A quanti oggi protestano in maniera strumentale e si accontentano dell’ipocrita solidarietà di chi ha contribuito alle difficoltà economiche dell’Ente – conclude – ricordo che fanno parte di quella lunga schiera di creditori le cui spettanze giacciono inevase da anni all’ufficio di Ragioneria del Comune e certamente non per colpa di questa Amministrazione”.