ANTEPRIMA. Da mesi il depuratore di Milazzo riverserebbe buona parte dei liquami in mare senza un adeguato trattamento. Il comune di Milazzo ha già segnalato il cattivo funzionamento dell’impianto alla Cogesi srl di Castelvetrano, la società che da ottobre scorso gestisce l’impianto di contrada Fossazzo dopo essersi aggiudicato il bandi di fara da 356 mila euro. A confermarlo l’assessore ai Lavori Pubblici, Mariano Bucca. «C’è una corrispondenza che va avanti da tempo con la ditta – ammette Bucca – la società si sta rivelando inadempiente, in un primo momento aveva assicurato che il depuratore sarebbe ritornato a funzionare perfettamente, ma fino ad oggi non è avvenuto. Non è escluso che gli uffici comunali avviino la procedura di rescissione del contratto».

 

Il depuratore di MIlazzo

Secondo indiscrezioni tutte le vasche dei fanghi e del vaglio sarebbero piene, il che impedirebbe il trattamento idoneo dei liquali: negli ultimi tre mesi sarebbero stati smaltiti solo poche volte (in base alla dimensione del depuratore lo svuotamento dovrebbe avvenire un paio di volte a settimana). I liquami dopo una lavorazione blanda vengono smaltiti nel mare di ponente. Negli anni scorsi si è verificato un problema simile nel corso dei lavori di ristrutturazione di una parte dell’impianto, episodio che ha portato ad una indagine alla Guardia di Finanza. In piena estate tratti del litorale di Ponente sono stati interdetti alla balneazione. L’ato idrico provinciale la settimana scorsa ha presentato un progetto di ristrutturazione ampliamento dell’impianto mamertino per un importo di 8 milioni di euro (il secondo lotto) tramite fondi Fas.