Convocato dall’assessore all’Ambiente, Maurizio Capone si è svolto oggi al Comune un tavolo tecnico sulle emissioni moleste e maleodoranti registrate da diverso tempo sul territorio milazzese e nell’hinterland. All’incontro hanno partecipato oltre a Capone, i rappresentanti dell’Ufficio Speciale, dell’Arpa, dell’Asp, il consigliere Giuseppe Marano e il presidente dell’Adasc, Giuseppe Maimone.
In premessa i responsabili dell’Arpa di Messina hanno reso noti i dati del monitoraggio effettuato nei giorni 2, 3 5 e 6 febbraio con il laboratorio mobile evidenziando di aver individuato delle sostanze che fanno parte dei composti organici solforati (Mercaptani, solfuri e disolfuri) con caratteristiche fortemente odorigene e che la presenza di queste sostanze è da attribuire a sorgenti odorigene tipiche del ciclo produttivo della Raffineria di Milazzo”. Maimone e Marano da parte loro hanno evidenziato che tali problematiche si stanno ripetendo con continuità e che i cittadini accusano problemi di vario genere ragion per cui è necessario un intervento delle istituzioni preposte. Al riguardo l’assessore Capone ha informato i presenti che a seguito di contatti con l’assessorato regionale, l’Arpa ha deciso di intervenire chiedendo al ministero dell’Ambiente una ispezione urgente a Milazzo. Ciò ha spiegato l’esponente della giunta Pino perché i dati della campagna di monitoraggio effettuati dall’Arpa di Palermo tra il mese di ottobre 2009 e settembre 2010, hanno evidenziato fenomeni improvvisi e ripetuti di concentrazione in aria di idrocarburi vari riconducibili ai cicli di lavorazione di prodotti petroliferi”.
Ecco cosa scrive Arpa nella lettera inviata al Ministero e ad altre autorità: “Emerge in modo inequivocabile che gli inconvenienti lamentati hanno origine di emissioni non adeguatamente controllate dalla Raffineria di Milazzo. Si evidenzia quindi la necessità di far seguire al monitoraggio svolto una mirata intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo sulle misure poste in essere dal Gestore al fine di rimuovere le cause, strutturali e/o gestionali che hanno dato luogo ai fenomeni evidenziati”.“Lo scorso dicembre – ha aggiunto Capone – l’Arpa ha informato anche il prefetto di Messina sul problema della qualità dell’aria e della rete di monitoraggio, proponendo la costituzione di un tavolo tecnico con finalità di coordinamento delle attività di controllo, con la partecipazione di Ispra, dell’Ufficio speciale, della Provincia e dei Comuni interessati (Milazzo e San Filippo del Mela). Quanto accaduto nelle ultime settimane, ovvero il persistere degli eventi e il rischio per la salute delle popolazioni interessate, ha indotto l’Agenzia per l’Ambiente di chiedere con urgenza ogni utile attività di controllo sugli impianti in questione e quindi di far anticipare l’ispezione dell’Ispra, “calibrandola in direzione di un adeguato e rigoroso accertamento delle problematiche legate al rilascio delle emissioni”. Soddisfazione è stata espressa da Marano e Maimone i quali hanno da ultimo riferito che l’Arpa, “oltre a chiedere l’ispezione urgente, nella lettera, firmata dal commissario straordinario, Salvatore Cocina, rappresenta l’opportunità di riesaminare il parere AIA (Autorizzazione integrata ambientale) rilasciata alla Raffineria il 14 febbraio del 2011, al fine di prevedere misure più efficaci e più tempestive per l’eliminazione dei fenomeni lamentati a tutela della salute pubblica. Saremo pertanto vigili, in quanto è stato dimostrato – ha concluso Marano – che in materia ambientale occorre essere intransigenti”