Il consiglio comunale ha deciso di convocazione in seduta straordinaria ed urgente dei lavori consiliari a partire da lunedì 13 febbraio alle 10 del mattino fino all’esaurimento dell’argomento, per affrontare la questione del presunto Dissesto finanziario dell’Ente. I politici rinunceranno al gettone di presenza per tutti i consigli comunale che saranno necessari a portare a definizione l’argomento. E’ stato deciso stamattina nel corso della riunione straordinaria dei capigruppo nella sala della Presidenza del Consiglio per fare il punto della situazione dopo l’approvazione da parte della giunta municipale della delibera di presa d’atto della Relazione dei Revisori dei Conti sullo stato economico-finanziario del Comune. Al termine di un vivace dibattito, i consiglieri hanno assunto all’unanimità il “congelamento” di tutti gli argomenti in atto iscritti all’ordine del giorno dei consigli comunali ordinario e urgente, di rinunciare al gettone per le sedute dedicate al dissesto, la convocazione in aula di tutti i soggetti interessati all’argomento (Segretario Generale, Ragionieri Generali, Revisori dei Conti, Dirigenti e Responsabili dei Centri di Costo), che hanno comunque rivestito un incarico di responsabilità nel tempo e che hanno relazionato sulla predisposizione del Piano di Risanamento approvato lo scorso giugno dal Consiglio comunale.

Saro Pergolizzi

 

«Si tratta di una decisione e questo tengo a sottolinearlo – afferma il presidente del Consiglio Comunale, Rosario Pergolizzi – che è stata adottata da tutti i rappresentanti delle forze politiche, maggioranza ed opposizione, nella consapevolezza della delicatezza della questione che non può essere affrontata come una semplice presa d’atto di una relazione, anche incompleta che è stata presentata, peraltro su richiesta, da due dei tre Revisori de Conti e non dall’intero Collegio, Stesso discorso può dirsi per quel che concerne la presa d’atto della giunta che è stata approvata con il voto di soli tre assessori su sei e non contiene neppure la relazione del terzo revisore dei Conti che muove rilievi rispetto a quanto affermato dagli altri due colleghi. Il Consiglio Comunale quale organo di massima rappresentanza dei cittadini, con funzioni di indirizzo e controllo, ha il dovere di approfondire ogni aspetto di questa vicenda, considerato che dal 2010 ad oggi, ha approvato ben due esercizi finanziari e due rendiconti di gestione. Pertanto vedremo cosa è stato fatto dopo l’approvazione del Piano di risanamento, quali spese sono state contenute, quali crediti riscossi. Alla fine avremo un quadro chiaro che sarà espresso attraverso una mozione che il Consiglio Comunale, mi auguro all’unanimità, possa adottare, e che sarà trasmessa alla Procura della Corte dei Conti».