Sel dice no all’apertura di nuovi centri commerciali. Ad Olivarella, si è svolto un dibattito pubblico sull’impatto della costruzione di nuovi edifici commerciali nel comprensorio Milazzo – Valle del Mela organizzato dal Circolo Sel “Danilo Dolci”. All’introduzione del Consigliere comunale di Milazzo, Antonio Isgrò, è seguito l’intervento di Antonio Mazzeo, giornalista impegnato da tempo nell’ inchiesta sulla controversa vicenda del centro commerciale di Barcellona e dell’ ex impiegato del Carrefour – GDM, Giuseppe Ragno, adesso cassintegrato. Sel aveva già richiamato l’attenzione della stampa sull’approvazione e la delibera, da parte del Consiglio comunale di San Filippo del Mela, a favore della realizzazione di un ulteriore Centro Commerciale da insediare nella zona di Sorgente/Archi avvenuta lo scorso dicembre. «La realizzazione della “Città del commercio, della moda e della tecnologia”, – si legge in un comunicato – si aggiunge ai già esistenti centri commerciali che hanno messo in crisi il sistema economico delle attività commerciali del territorio tirrenico e la conseguente chiusura e/o diminuzione del personale impiegato di tanti piccoli commercianti dei comuni dell’interland per la diminuita attività lavorativa».

RElatori convegno

 

La partecipazione degli addetti ai lavori e della cittadinanza è stata notevole. Il dibattito, arricchito da numerosi e diversificati interventi, ha permesso di affrontare il tema a 360 gradi e di mostrare tutte le sue implicazioni e contraddizioni. Hanno preso la parola il presidente del Centro commerciale naturale “Centro storico” Maria Pensabene, il Sindaco di San Filippo del Mela Giuseppe Cocuzza, il Consigliere comunale, capogruppo di minoranza Francesco De Gaetano, Santina Mondello in rappresentanza del presidio di Libera e dell’Associazione Rita Atria, il Consigliere provinciale Franco Andaloro ed alcuni esercenti direttamente interessati dalla crisi. Ciò che emerso da più parti è che «la nascita di tali nuclei commerciali prescinde da qualsiasi studio economico, ambientale e sociale del territorio nel quale va a situarsi e risponde per lo più a sterili logiche di profitto».