La febbre del burraco contagia Milazzo. L’Asd (Associazione sportiva dilettantistica) mamertina “Burraco friends” conta una novantina di giocatori appassionati e accaniti che da anni danno prova della loro abilità con le carte in competizioni di livello nazionale. Mercoledi’ 28 dicembre, alle 17, nella sede di via Maio Mariano si terrù un torneo al quale sono invitati principianti e amatori che giocheranno in squadre miste. L’iscrizione varia dai 5 ai 10 euro.

giocatori della burraco friends

«Abbiamo partecipato ai più prestigiosi tornei in Sicilia ma anche nel resto d’Italia, a Reggio Calabria, Cagliari, Viareggio, Bologna, Roma», racconta Salvo Musumeci, presidente dell’Asd che da un anno e mezzo fa parte anche della Fitab (Federazione italiana associate burraco). La Burraco friends non è l’unica associazione esistente in provincia, ma negli ultimi tempi si è imposta come la più attiva e competitiva. La stagione 2011 è stata particolarmente fortunata con la vittoria di Flavia De Gennaro e Paola Arena, una coppia di cognate messinesi che hanno trionfato al torneo nazionale di Siracusa, e gli ultimi successi incassati lo scorso novembre ai campionati bolognesi. «Una delle tre squadre che hanno gareggiato ha conservato il posto in serie A, un’altra è stata promossa dalla B alla A. Solo una non è salita di categoria restando in serie B – spiega il presidente – Ma per noi è stato comunque un successo. In generale, nelle varie competizioni almeno una delle nostre coppie riesce sempre ad arrivare in finale. Ci riteniamo davvero soddisfatti». Non un semplice passatempo, il burraco è un gioco di strategia che richiede tecnica, intuizione, concentrazione e tanta esperienza. «Per il 70% si tratta di fortuna – confessa Musumeci, anche lui un appassionato – Ma il restante 30% dipende dall’abilità della coppia dei giocatori e può davvero fare la differenza». Il segreto del suo successo è interamente racchiuso nell’imprevedibilità del gioco che – continua Musumeci – lo rende avvincente e mai monotono. «Il bello sta nel fatto che un risultato può in ogni momento essere stravolto. E poi ci vuole anche un po’ di fortuna». Tra i più appassionati i pensionati e gli ultracinquantenni.  «I nostri soci hanno tutti un’età medio-alta – dichiara il presidente – Le donne sono le più accanite. In effetti è un gioco prettamente femminile». E aggiunge sorridendo: «La cosa curiosa è che le mogli non vogliono mai giocare con i mariti. Il rischio infatti è che il tavolo verde si trasformi in un campo di “battaglia”». Anche se è più diffuso al Nord, soprattutto in Emilia, Veneto e Toscana, il burraco sta prendendo piede anche ull’isola. «La nostra associazione ha già organizzato due tornei di portata nazionale. Abbiamo però registrato una scarsa partecipazione di giocatori settentrionali, scoraggiati dalle difficoltà logistiche per raggiungere l’isola. Ci stiamo però impegnando per coinvolgerli maggiormente e per diffondere la passione per il gioco anche tra i giovani. L’anno scorso ad esempio abbiamo partecipato ad un progetto, promosso da un istituto di San Filippo del Mela, per combattere attraverso le carte il bullismo a scuola». Musumeci e i suoi puntano poi a raggiungere il girone d’eccellenza, quello cui accedono tutti i primi classificati della serie A.