“Nasi elettronici” per monitorare gli odori e le poveri nell’aria di Milazzo. Si tratta di nuove centraline che verranno installate nellle varie aree di Milazzo e monitorate in tempo reale dall’Arpa di Messina. Il decreto è già pronto a firma del dirigente dell’Ufficio speciale zona ad elevato rischio ambientale, Antonio Cuspilici. La bozza è all’attenzione degli organi competenti, a cominciare dal Cnr. I cosiddetti “nasi elettronici”, saranno acquistati con i fondi dell’ufficio che dispone di 4 milioni di euro giù finanziati. Attualmente l’Arpa dispone di sole due centraline a contrada Gabbia e alla Termica Milazzo che durante il maltempo non hanno rilevato la provenienza del metano nell’aria.

Al centro Antonio Cuspilici

La decisione è stata presa stamattina nel corso del tavolo tecnico per la prevenzione dell’inquinamento atmosferico dell’area a rischio ambientale di Milazzo, coordinato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente. E’ stato affrontato il tema dello sversamento in mare, in quella zona, di fanghi, detriti e possibili contaminanti scaricati da fiumi e torrenti, per la recente alluvione. Il rappresentante dell’Arpa ha comunicato che sono gia’ stati effettuati i campionamenti, i cui risultati saranno celermente inviati alla Capitaneria di porto competente. Nel corso della riunione, il dirigente dell’assessorato Antonino Cuspilici ha anticipato ai rappresentanti di Comune, Provincia, universita’ di Messina, Cnr, raffineria e associazioni ambientaliste, la bozza del decreto dell’assessore Sebastiano Di Betta sulla lotta alle polveri e agli odori e sui piani di emergenza esterni previsti dalla direttiva Seveso sui rischi industriali.