Su richiesta dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil provinciali si è svolto un incontro con l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore alla Famiglia, Massimo D’Amore e dall’assessore al Bilancio Pippo Midili.
I segretari di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, sulla base di una recente ricerca sulla condizione di vita dei pensionati della provincia di Messina, hanno rappresentato il disagio degli anziani che vivono a Milazzo. In particolare, snocciolando alcuni dati, hanno rilevato che su una popolazione di 32.665 abitanti, gli ultrasessantenni sono il 25,8%, il 23% non è autosufficiente, mentre sono circa 3.000 le persone che vivono in condizione di solitudine.

Anziano in Marina (foto Simone Cento)


Per quanto riguarda il reddito – hanno sottolineato nei vari interventi Giuseppe Locorotondo, Natale Princiotta, Giuseppe Stella, Giuseppe Maio, Enzo Sgrò e Paolo Alfonso– ben 687 anziani vivono con un assegno sociale e 2.783 hanno un reddito sotto i 500 euro mensili. Da qui la richiesta di una attenzione particolare da parte del Comune per migliorare le condizioni di vita delle persone disagiate, prevedendo – hanno detto gli intervenuti – più risorse nel prossimo bilancio in favore di interventi di “protezione sociale”. Il sindacato ha anche chiesto l’istituzione del Consiglio tributario, al fine di aumentare le entrate del Comune attraverso “una efficace lotta all’evasione; l’elevazione della quota di esenzione dell’addizione Irpef per i redditi bassi ed i disabili e l’introduzione di agevolazioni per i poveri e le persone sole per la tassa sui rifiuti”.

L’assessore D’Amore ha fatto il punto della situazione a 360°, i risultati ottenuti e quelli auspicati, evidenziando come sia ormai indifferibile riorganizzare l’apparato municipale con azioni che puntino ad “ottimizzare” sia le risorse umane che economiche. “Se la macchina non funziona nessun obiettivo, oltre alla normale amministrazione, è raggiungibile”. La situazione economica riferita dall’ass. Midili ha portato alla conclusione che ogni risultato ulteriore passa dalla progettazione ma, purtroppo in questi mesi, non si è potuto neppure contare su una figura “stabile” di un dirigente di dipartimento. Ciò ha determinato anche problemi nella capacità comunale di “aggredire” i bandi per l’impossibilità di redazione di progetti in house essendo evidentemente preclusa la possibilità di incarichi esterni per mancanza di risorse.

Va meglio nella progettazione “in rete” con soggetti del terzo settore ma per raccogliere i frutti di quanto seminato ci vuole comunque tempo.

L’incontro ha evidenziato grande sintonia anche perché gli obiettivi principali sono stati raggiunti garantendo il proseguimento dei livelli assistenziali verso gli anziani e i disabili malgrado la crisi dell’ente e la diminuzione dei trasferimenti. “Il rammarico – ha detto D’Amore al termine dell’incontro –, è che avremmo voluto “già oggi” fare molto di più dell’ordinario cui ci hanno costretto le note criticità ma, la sintonia tra ente e parti sociali, il riconoscimento degli sforzi fatti ci conforta e ci conferma nella strada intrapresa”.