SPADAFORA. Il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Spadafora, sede associata dell’IIS “F. Maurolico” di Messina, guidato dalla dirigente scolastica Giovanna De Francesco, continua a distinguersi, grazie ai successi ottenuti dagli alunni che hanno dato prova di bravura anche nel campo letterario. In occasione della cerimonia di premiazione della VI Edizione Premio di Poesia Asas 2018, svoltasi nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina giorno 26 maggio, diversi alunni che hanno partecipato al concorso si sono distinti ricevendo dei meritati premi. Agli alunni sono state consegnate coppe e targhe di merito.

     Ad Eleonora Chillemi, I AL, con il secondo posto, una coppa per la poesia “Manine protese verso il cielo”, sull’infanzia violata; a Giorgio Miceli, III A , una menzione speciale nella sezione racconti inediti con il racconto dal titolo “Un cambiamento dall’oggi al domani”, in cui un giovane di nazionalità ebraica è sopravvissuto agli orrori di Auschwitz e , infine, il primo premio, sempre nella stessa sezione, a Fabiana Pino con il racconto “23:35 PM”, riguardante la violenza domestica sulle donne.

     Durante la serata è stata assegnata una segnalazione speciale alla professoressa Cetti Perrone con la poesia “Momenti felici”, dedicata al padre. Anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, è stata premiata in diverse sezioni anche Antonella Bertino, ex alunna del Liceo e che oggi frequenta la Facoltà di Geologia a Catania. E’ stata, inoltre consegnata una targa di ringraziamento alla Dirigente per la fattiva collaborazione con l’Associazione. Dai risultati ottenuti, si può affermare che la sensibilità e la passione per la lettura e la scrittura sono la chiave che permette ai giovani di avvicinarsi ad un’arte nobile, che affina l’anima e allarga gli orizzonti della conoscenza.

     Se da una parte la nuova generazione è stata definita la “boh generation”, dall’altra, proprio da questi esempi possiamo, invece, affermare, che è la generazione della certezza e della bellezza. E se Calvino è stato definito “Lo scoiattolo della penna” da Cesare Pavese per il suo modo di rappresentare la realtà, i ragazzi con immagini nitide e descrittive raccontano la vita di oggi con gli occhi incantati e con il cuore pulito degli adolescenti.