ISTITUTO COMPRENSIVO TERZO. Siamo due alunne di seconda media della Scuola Zirilli, alle quali la recente gita d’istruzione a Siracusa ha dato l’ennesima occasione per porci alcune domande ed esprimere delle considerazioni. La bellissima città siciliana ci ha accolto vivace e luminosa, nel sole e nel venticello di primavera, tra turisti prevalentemente stranieri e gruppi di studenti, tutti impegnati ad ammirare e fotografare i tesori della magica Ortigia. I professori sono convinti che a noi in gita interessi solo ridere e scherzare. Beh, queste sono le attività preferite ma, senza dare loro troppa soddisfazione, osserviamo ciò che ci circonda e costruiamo emozioni, ricordi, pensieri e… confronti.

La domanda è: cosa manca a Milazzo per poter essere una meta abituale di turisti italiani, stranieri, studenti, considerato che la nostra città ha tanto da offrire? Anzitutto mancano i servizi essenziali di accoglienza e cura dei visitatori. I malcapitati turisti che scelgono di fare una vacanza nella nostra bella città, tanto per fare un esempio, giunti in stazione e scesi dal treno, che fanno? Come devono orientarsi per raggiungere il centro? A chi chiedono informazioni? La stazione è desolata, priva di tutto, una colata di ferro e cemento in mezzo al nulla. Chiamare un taxi e pagarlo a peso d’oro? Attendere senza certezza e sotto il sole più o meno cocente un autobus di linea? Immaginiamo ora che i nostri eroi siano finalmente arrivati in centro. Dando per scontata la sistemazione in albergo, pensione o bed &breakfast, spiagge e mare sono la meta “obbligatoria”…

Altra domanda: le nostre favolose spiagge sono così favolose? Se volontari ed associazioni, come è accaduto recentemente al Capo, non si muovono per togliere ogni genere di rifiuti, è un disastro! Anche altri tratti di Ponente, in piena estate, spesso sono un vario campionario: bottiglie, cartoni da pizza, lattine, perfino sacchetti dell’immondizia. Cartellino giallo ai cittadini per la loro inciviltà, all’Amministrazione per difettosi controlli! Ma non solo la spiaggia è piena di rifiuti, anche le nostre vie sono addobbate con i sacchetti dell’immondizia. Perché, non sapete che sono addobbi? Noi l’abbiamo scoperto quando per tre giorni non li hanno tolti. Le nostre strade, e soprattutto i nostri marciapiedi, hanno molti altri problemi. Siamo le uniche che quando camminiamo sul marciapiede abbiamo l’impressione di disputare una gara ad ostacoli? Ci rivolgiamo a chiunque abbia un cane: quando i cagnolini fanno i loro bisogni, non raccoglieteli, per favore, perché non ci divertiremmo più a disputare le nostre simpatiche gare di slalom urbano! Non parliamo dell’inquinamento, da quello industriale al traffico automobilistico; non sarebbe meglio camminare in bici? Qualcuno si spaventa di cadere? Ah già, mancano le piste ciclabili e realizzarle è un progetto futurista da scienziati pazzi! Un’isola pedonale in tutto il centro? Disporre di zone per i parcheggi e non permettere che venga lasciata l’auto in seconda o anche terza fila per prendere il caffe al bar o sbrigare qualche commissione? Nooo, altrimenti si danneggia lo shopping e i negozi chiudono!

Però c’è da dire che, arrivata la festa di San Francesco, la città viene messa a lucido e quello che dovrebbe essere di normale routine viene fatto una volta l’anno. Andando a Siracusa, ci siamo accorte inoltre delle numerosissime scolaresche che visitano la città, ma ce ne fosse una che viene a visitare Milazzo. Il maestoso Castello che sovrasta la città, senza ovviamente erbacce ed insetti, il delizioso borgo che si distende ai suoi piedi, le chiese, i palazzi, gli scorci pittoreschi del quartiere di Vaccarella…non sono meritevoli di essere lanciati stabilmente e continuativamente? Che cosa dire, infine del meraviglioso promontorio di Capo Milazzo? Dal punto di vista naturalistico potrebbe essere una meta ambita per un turismo intelligente e sostenibile. Invece recentemente abbiamo scoperto che il progetto, partito oltre vent’anni fa, per farlo diventare riserva naturalistica, per motivi a noi sconosciuti forse fallirà. Potremmo continuare ancora, ma ci fermiamo qui.

Di una cosa siamo certe: Milazzo merita molto di più, siamo noi milazzesi che dovremmo darci una mossa, fare meno chiacchiere e più azioni concrete per apprezzare, difendere e valorizzare ciò che la Natura e la Storia ci hanno regalato.

GIORGIA SCARCELLA, IRENE PIRRI IIB

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