VIDEO. Centocinquanta milioni di euro per un ecoporto a Milazzo. Ecco il progetto 29 Gennaio 2018 Cronaca 16 Commenti Francesco Signoriello (FOTO OGGI MILAZZO) VIDEO INTERVISTE. Centocinquanta milioni di euro di investimento, una strada sul mare larga 55 metri che dalla Marina Garibaldi, all’altezza di Piazza della Repubblica (Fontana di Cartesio) solca il mare per ben 600 metri, una diga foranea galleggiante in alto mare che dal molo Marullo arriva a Vaccarella. E’ previsto lo spazio per un centro commerciale, parcheggi auto, attracchi per due navi da crociera, fino a 800 posti barca. Definire avveneristico il progetto di ecoporto presentato sabato scorso a Palazzo d’Amico è forse poco. Non solo cambierebbe il volto di Milazzo ma dell’intera Sicilia orientale. Una struttura simile già opera a Montecarlo. Davanti ad un numeroso pubblico fatto di imprenditori, professionisti e amministratori locali è stato presentato il “progetto World” ideato dal Cisvam (Centro internazionale di studi per la valorizzazione dell’ambiente e del mare) presieduto da Francesco Signorello, che punta a realizzare nella città del Capo un ecoporto «sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico» tramite la sua associata: “Porti galleggianti srl”. Tempi tecnici di realizzazione? Un anno dal momento in cui si posa il primo blocco galleggiante. Per la burocrazia le cose cambiano. Serve in primo luogo un procedimento di valutazione di impatto ambientale, quindi l’iter autorizzativo da parte di Comune, Capitaneria e Regione. Carmelo Torre (FOTO OGGI MILAZZO) A sedere al tavolo dei relatori il presidente del Cisvam Francesco Signorello, il progettista Giorgio Salis, Angelo Carta, il sindaco Giovanni Formica e l’assessore Carmelo Torre. Hanno ribadito la loro convinzione sulla fattibilità del progetto. «Gli ecoporti – ha detto Signorello – tanto interesse hanno ricevuto da molti Stati, da molti istituti di credito, dalla World bank alla Bei, dalla Banca di sviluppo dell’Asia, ma anche da fondi d’investimento e investitori privati. Negli Usa, in Brasile, in Cina vi sono progetti di ecoporti galleggianti. La Sicilia è la regione italiana con il maggior numero di porti (39 su 156) e Milazzo ha una sua strategicità nel bacino del mediterraneo». L’ingegnere Salis ha invece spiegato dal punto di vista tecnico il progetto per Milazzo. «La tecnica di costruzione dei nostri approdi – ha detto – si basa sulla tecnologia del Ferrocemento, ritenuto dai diversi studi in grado di assicurare il miglior rapporto costo-resa. L’impatto ambientale è quasi nullo. L’opera risulta non invasiva per l’ambiente in quanto non è uno sbarramento delle correnti sottomarine e anche la sua realizzazione non determina oneri sulla terraferma. I costi di costruzione delle dighe sono estremamente bassi come anche il tempo di produzione». Promotore sin dalla prima ora dell’iniziativa l’assessore allo Sviluppo economico Carmelo Torre. «D’intesa col sindaco – ha affermato l’assessore – lavoriamo da oltre due anni a una tale ipotesi. La proposta progettuale dell’ecoporto galleggiante crocieristico hub con diga foranea galleggiante è una novità assoluta nel panorama regionale e non solo». Tutto molto bello ma la realizzazione sembra a dir poco difficile. Da oltre due anni il comune non riesce a far ripartire i parcheggi a pagamento nel centro di Milazzo come potrebbe gestire dal punto di vista burocratico una simile opera. A rispondere è stato il sindaco Giovanni Formica nell’intervista di seguito: VIDEO INTERVISTA GIOVANNI FORMICA (CLICCA QUI) VIDEO INTERVISTA FRANCESCO SIGNORIELLO (CLICCA QUI) Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 16.055 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT