Federica Brignone con Giuseppe La Spada

Nell’ultimo week end, prima ha trionfato nel super G, poi è entrata nella storia dello sci con una tripletta fantastica destinata a passare alla storia con un podio tutto azzurro nella discesa libera di Coppa del Mondo di Bad Kleinkirchheim. Federica Brignone, però, campionessa azzurra di sci alpino, qualche mese fa, sempre con gli inseparabili sci ai piedi, ha solcato i fondali delle Eolie. E’ passata da Milazzo alla volta di Salina dove è stata protagonista di un servizio fotografico del milazzese Giuseppe La Spada, ritenuto uno degli artisti visuali più interessanti ed originali nel panorama internazionale, che da alcuni anni porta avanti un percorso di ricerca artistica sul tema dell’acqua. L’obiettivo? Sensibilizzare il pubblico sul tema dell’inquinamento dei mari e delle acque.

Con questo scopo nasce ‘Traiettorie Liquide’, il progetto di content generation promosso dalla manager Giulia Mancini, abbracciato dalla campionessa di sci alpino Federica Brignone e alimentato dal fotografo La Spada. Le foto sono state presentate qualche settimana fa e saranno esposte  in tutto il mondo. “E’ stato magico sciare nel blu. Avevo un team di sub e sommozzatori che mi hanno aiutato a risalire in superficie”.

Alla base del progetto, i dati preoccupanti sull’inquinamento dei mari: ogni anno finiscono in acqua 8 milioni di tonnellate di plastica e nel 2050 il mare potrebbe contenere più plastica che pesci. Le microplastiche, presenti nei prodotti di cosmesi e nei dentifrici, possono essere ingerite dai pesci e finire così nei nostri piatti. “Questo progetto – spiega Giuseppe La Spada – vuole sensibilizzare i giovani sull’inquinamento del mare. La plastica è ovunque. I dati relativi all’inquinamento sono preoccupanti. Come sapete il Mediterraneo è un mare chiuso e pieno di microplastica, che non è quella galleggiante, ma è fatta da microsfere invisibili, che vengono mangiate dal plancton e di conseguenza rientrano nella catena alimentare – spiega La Spada – Vogliamo scardinare il linguaggio degli scienziati – continua il fotografo – per arrivare a parlare con il mondo».

La Spada nella realizzazione del set fotografico è stato aiutato dai milazzesi Salvo Micali, Giorgia Borgia, Viviana Lo Presti, dal messinese Daniele Circolo e dall’eoliano Gabriele Famularo.