Milazzo, Guardia costiera salva quaranta pesce spada sotto misura intrappolati in una rete 19 Ottobre 2017 Cronaca 8 Commenti Gli uomini della Guardia Costiera di Milazzo hanno salvato 40 esemplari di pesce spada sotto misura finiti nella rete ma ancora in vita e sequestrato 15 chili di prodotto ittico commercializzato in una pescheria privo di una adeguata etichettatura. Si tratta di una attività portata avanti nei giorni scorsi nei punti di sbarco del pescato, a bordo delle unità da pesca e presso rivendite all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti ittici. Durante l’attività sono stati riscontrati alcuni illeciti. Il personale impegnato a terra ha effettuato il sequestro di circa 15 kg. di prodotto ittico appartenente a varie specie, sottoposto a lavorazione e confezionato all’interno di 27 contenitori per alimenti e commercializzato in una pescheria, in assenza di tutte le informazioni obbligatorie per il consumatore. L’attività è stata espletata assieme al personale dell’Azienda sanitaria provinciale che ha sanzionato il titolare della pescheria in quanto privo di apposita autorizzazione alla lavorazione del prodotto ittico. Il prodotto sequestrato è stato destinato alla distruzione perché giudicato non idoneo al consumo umano. Di particolare interesse è stata l’attività in mare dalle unità della Guardia Costiera di Milazzo. La MV CP 544 ed il battello GC A 64 hanno sequestrato 5.000 metri circa di palangaro derivante, provvedendo al rigetto in mare di ben 40 esemplari di pescespada sotto misura, rinvenuti ancora in vita. Si è proceduto, inoltre, al sequestro di ulteriori 9 esemplari tutti aventi dimensioni inferiori alla taglia minima consentita. Inoltre, sempre il battello GC A 64 ha sequestrato attrezzi non consentiti denominati FAD, privi della necessaria marcatura, abitualmente impiegati da pescatori diportisti che praticano abusivamente la pesca della “lampuga”. «La cattura di esemplari sotto la taglia minima consentita – si legge in una nota della Capitaneria – è una attività particolarmente dannosa e che può nuocere gravemente alla conservazione degli stock ittici interessati, pertanto rappresenta una condotta pesantemente sanzionata dalla vigente normativa nazionale e comunitaria». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 7.641 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT