Il sindaco Giovanni Formica con il neo dirigente Francesco Consiglio (Finanze)

Ad allarmare i 1700 proprietari di seconde case è stata una lettera a firma del Ragionere Capo del comune, Francesco Consiglio. Gli uffici del dipartimento Finanze comunicava che in assenza della comunicazione prevista dalla legge sul numero di componenti che hanno a disposizione le secondo abitazioni (per la parte variabile) si sarebbe applicato un numero che corrisponde a quello dello stato di famiglia del proprietario (in molti casi pure sbagliato). Un caos che ha portato l’amministrazione comunale ad intervenire con una nota. «Con riferimento ad alcune notizie circolate riguardanti la possibilità che i proprietari di seconde o terze case paghino una tassa sui rifiuti uguale a quella dell’abitazione principale perché si conteggerebbe lo stesso numero di componenti, l’Amministrazione precisa che non esiste alcuna richiesta da parte dell’Ufficio di Ragioneria del Comune in tal senso».

Ecco come stanno le cose secondo l’Ufficio stampa del Municipio. «Gli uffici hanno verificato che esistono nel territorio di Milazzo 1700 abitazioni “a disposizione”, ovvero all’interno delle quali non risultano persone residenti o occupanti. Per questi alloggi è prevista la presentazione al comune, da parte del proprietario, di una autodenuncia contenente il numero dei soggetti che utilizzano l’immobile. In realtà il regolamento comunale adottato nel 2014 su questo punto è carente perché non stabilisce come calcolare la TARI per questi fabbricati e quindi il ragioniere generale ha inviato una comunicazione con la quale si invitano gli interessati a presentare l’autodenuncia con l’avvertimento che in mancanza sarà preso a riferimento il numero dei componenti il nucleo anagrafico. Nessun accanimento dunque, ma soltanto un accertamento di tipo induttivo con la possibilità per il cittadino di chiarire la propria posizione».

In realtà la nota chiarisce fino ad un certo punto. La Tari è composta da una parte fissa (di cui viene dato c onto nel regolamento comunale) e da una parte variabile legata al numero dei componenti (questa parte non normata a livello locale). Il numero degli occupanti deve essere fatto anche in base a «periodi temporanei/stagionali» scrive il dirgente Consiglio. Ma non si specifica se chi occupa l’immobile in maniera temporanea (un mese in estate) in realtà viene conteggiato per tutto l’anno.  Da giorni al comune è un via vai di cittadini che chiedono chiarimenti ma a quanto pare le risposte sono alquanto evasive. Si attende che il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi indica un consiglio comunale sull’argomento che interessa oltre 1500 famiglie mamertine.

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Domenico
Domenico
6 anni fa

La vera domanda e’: Il Sindaco ha impiegato risorse (dirigenti e dipendenti) per questo accertamento “induttivo” invece di fare cosa?? Sono ben altri i problemi caro Sindaco. Peraltro, la scelta di inviare queste lettere l’11 di agosto e’ dir poco spregevole.

pino
pino
6 anni fa

ridicoli, a casa immediatamente

Francesco
Francesco
6 anni fa

Ma poi per ottenere un servizio di raccolta inefficiente e spazzatura per strada, ancora escogitano metodi discutibili, ma il Sindaco per non vedere questio scempio dove vive?

stefano
stefano
6 anni fa

Ho dato fiducia a questa amministrazione che puntualmente mi ha deluso, non pensavo che facesse ancora peggio delle precedenti. Caro Sindaco, credo che sia giunto il momento dei saluti come meriti, sei stato per molti anni a fare opposizione illudendoci di fare meglio, adesso spero che esci dalla vita politica e che non pensi più a ricandidarti allo stesso modo dei tuoi predecessori.

Gianni
Gianni
6 anni fa

Ma questo scienziato di Consiglio non si rende conto che una qualunque famiglia che produce rifiuti o nella prima o nella seconda casa produce la stessa quantità se i componenti sono sempre quelli.
Se la seconda casa è data in affitto allora va tassata.
Ma tutti questi esperti da fuori città ” i ceccuno ca campanedda”

peppe
peppe
6 anni fa
Reply to  Gianni

Appunto, quindi paga per x componenti nella prima casa, e per uno nella seconda. Se poi la prima é fuori Milazzo, e la seconda é usata un mese all’anno, pagare per un componente mi sembra pure eccessivo, ma accettabile. Non vedo incongruenze in quanto dichiarato da Consiglio. Poi, non é una regola solo di Milazzo, fanno così tutti I comuni