Per fare chiarezza sulla corretta applicazione della legge regionale n. 16 dell’agosto dello scorso anno relativa ai “cambi di destinazione d’uso” per attività commerciale, l’assessore allo sviluppo economico, Carmelo Torre ha inviato una nota al dirigente del settore Ambiente e Territorio. Ha chiesto se questa norma che consente i cambi di destinazione d’uso per tutte le costruzioni realizzate antecedentemente al 1976 a condizione che ciò non determini alterazione ai volumi già realizzati con titolo abilitativi e assentiti consenta di superare i vincoli esistenti, oppure si rende necessaria la variante al Piano commerciale per poter avere il cambio di destinazione d’uso in attività commerciale degli edifici produttivi esistenti a Milazzo. In questo caso – scrive Torre – la nota vale anche come direttiva per la predisposizione del nuovo Piano commerciale che preveda queste modifica”. 

Un intervento quello dell’esponente della giunta Formica finalizzato ad uscire dallo stato di incertezza esistente ormai da oltre cinque anni, ovvero da quanto – luglio 2011 – l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente ha approvato la variante al PRG relativa all’adeguamento alle direttive ed agli indirizzi di programmazione commerciale ed ai criteri di programmazione urbanistica riferiti al settore commerciale adottata dal Consiglio Comunale nell’aprile del 2010.
Quel Piano, così come adottato dal Consiglio Comunale, inizialmente consentiva di allocare attività commerciali all’interno delle aree occupate da edifici produttivi esistenti mediante cambio di destinazione d’uso in attività commerciale.
Poi però a seguito di osservazioni di alcune ditte, recepite dal nuovo consiglio comunale, il dirigente generale dell’Assessorato regionale ha stabilito che nelle zone ZTO diverse da A, B e C non è ammesso il cambio di destinazione d’uso in argomento.